Il consigliere regionale delegato per la ricostruzione, Nicola Eugenio Romagnuolo, ha voluto difendere l’operato del Presidente della Regione, nelle vesti di commissario delegato per la ricostruzione post-sisma, e rinnovare l’impegno della Regione per la sicurezza. “Dal 2002 – ha detto Romagnuolo – in Provincia di Campobasso, ma anche in altre aree del territorio molisano, la Regione è intervenuta con numerosi interventi, a partire dalla microzonazione sismica e dalla sicurezza degli edifici scolastici e questo programma, come ribadito dallo stesso presidente Iorio è stato concretizzato con un’attività “seria, consapevole, trasparente e onesta”. Da allora ogni Comune ha segnalato danni e altre criticità che la Regione, di conseguenza, ha condiviso e cercato di risolvere con gli strumenti normativi ed economici disponibili. I danni agli edifici, certificati dai tecnici con le perizie di stima previste dall’ordinanza principale che regola la ricostruzione in Molise, hanno quindi offerto un quadro completo della situazione e delle richieste di intervento”.

“Oggi si continua a parlare di “cratere” e di “fuori cratere” o “cratere allargato” ma, a prescindere dai termini utilizzati, un dato appare molto chiaro: ancora oggi i sindaci dei paesi più colpiti e del resto della Provincia di Campobasso continuano a segnalare problemi, richieste di intervento e misure necessarie per completare la ricostruzione. Lo fanno con atti formali, non a parole. La mancata proroga dello stato di criticità e la nuova legge regionale che si è resa necessaria e ancora in fase di rodaggio evidenziano, inoltre, ancora incertezza per gli amministratori dei vari Comuni. Pertanto, i sindaci di tutti i centri continuano a chiedere aiuto alla Regione confermando che ogni Comune ha una situazione specifica ed è stato interessato, ovviamente in base all’estensione dei danni, dal terremoto. Oggi come dieci anni fa”.

“Oggi – ha concluso Romagnuolo – si registra e si assiste, con rammarico e amarezza, al solito accanimento e a una strumentalizzazione della figura e del ruolo del Presidente invece di osservare, per una volta, l’impegno e le azioni messe in campo in tutti questi anni per non far cancellare dalla cartina dell’Italia il nome della nostra Regione, difendendo e tutelando, in ogni sede, gli interessi del Molise”.

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