Non si fa attendere la risposta dell’Idv alle dichiarazioni rilasciate da Iorio sulle presunte responsabilità di Antonio Di Pietro circa l’allargamento dell’area del Cratere del terremoto del 2002. Il governatore, in particolare, aveva accusato l’allora ex ministro delle Infrastrutture Di Pietro di aver finanziato e condiviso il nostro modello di ricostruzione. “Ricordo una riunione in cui si accalorò molto – aveva raccontato il presidente della Regione – tolse fondi al Piano casa nazionale, rastrellò fondi in altre leggi. Mise insieme 180 milioni per il Molise. Poi fece un elenco e stabilì quanto andava al Cratere, quanto ai Comuni extra Cratere. Per la verità stanziò 2 milioni e 700mila euro per Montenero di Bisaccia. Sapete, eravamo alla vigilia delle politiche…”

“Fa bene Iorio a ricordare quanto Di Pietro si sia speso affinchè al suo Molise arrivassero i fondi necessari per la ricostruzione” – si legge in una nota dell’Idv. “Occorre, però, fare una distinzione tra chi ha lavorato seriamente per assicurare la ripresa di un territorio duramente colpito dal sisma del 2002 e chi, in veste di governatore della Regione e commissario, aveva il compito di pianificare la fase della ricostruzione assicurandone il buon esito. Occorre, insomma, fare una distinzione tra chi ha stanziato i soldi e chi, quei soldi, li ha spesi male lasciando, ancora oggi, a distanza di dieci anni, le persone fuori dalle case rese inagibili dal sisma”. “Attraverso scelte improbe (che, non a caso, hanno fatto balzare il Molise agli onori delle cronache nazionali) abbiamo visto milioni di euro buttati al vento, utilizzati più per la costruzione di consensi elettorali che per la ricostruzione di quei territori effettivamente danneggiati dal terremoto”.

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