Il legale del centrodestra e  l’Avvocatura hanno nei fatti rinunciato alla richiesta di sospensiva sulla sentenza del Tar, si va dunque direttamente al giudizio di merito fissato per il 16 ottobre. I due ricorsi su cui è avvenuta la rinuncia erano quelli sospettati di inammissibilità per un errore nella notifica dell’atto. All’esito della discussione le istanze, infatti, sono state riunite (anche quella del cittadino elettore Camino) e rinviate all’udienza già fissata su quella di De Bernardo, Niro e Marinelli senza alcuna pronuncia sulla sospensione dell’efficacia del verdetto del 17 maggio. Opposte le ricostruzioni delle parti in campo. Salvatore Di Pardo che difende i ricorrenti che hanno avuto ragione in primo grado sottolinea: “Hanno scelto di non discutere la richiesta di sospensiva che lo stesso centrodestra aveva presentato pure con una certa enfasi, probabilmente hanno valutato che l’avrebbero rigettata”. Umberto Colalillo replica: “Appena siamo entrati il presidente del collegio ci ha detto che al 16 ottobre era già fissata un’udienza di merito. Lo ha poi ripetuto a qualche collega che aveva iniziato a discutere e tutti, sottolineo tutti, abbiamo convenuto di riunire le richieste al merito”.

 

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