Tre Tac di ultimissima generazione saranno presto fisicamente a disposizione delle tre zone territoriali Asrem.
L’azienda le ha acquisite da due gare Consip, battendo la concorrenza di Asl più ‘blasonate’. Per esempio, una decina di giorni fa, l’offerta dell’Asl di Roma è arrivata dieci secondi dopo quella di via Petrella.
In attesa che il piano di investimenti da 105 milioni (che prevede interventi sull’edilizia ma anche per i macchinari) diventi operativo, con l’accordo di programma da firmare con il ministero della Salute, l’azienda ha deciso di implementare i mezzi che ha in dotazione, anche perché finisce spesso sui giornali per via di guasti o rotture delle attrezzature: spesso datate davvero, altre volte meno datate ma allo stesso modo problematiche.
«Una decina di giorni fa abbiamo acquistato, in una gara nazionale Consip, due Tac di ultimissima generazione, siamo stati i più bravi e i più veloci d’Italia. Il direttore del dipartimento Camperchioli ci ha chiesto poi di prenderne una terza e tre giorni fa la struttura preposta agli acquisti ha confermato la propria efficienza, acquisendo la macchina, così da andare a rimpinguare ulteriormente la dotazione delle tre zone», spiega il dg Gennaro Sosto.
Le prime due sono state, quindi, comprate dall’Asrem nell’ambito di una procedura Consip che ha messo in vendita tre Tac in tutta Italia. Fondamentale la velocità dell’offerta. La terza, noleggiata per sette anni. In entrambi i casi, questa la caratteristica della gare della Spa del Mef che opera solo per la Pa, a prezzi molto competitivi. Le prime due Tac sono costate 290mila euro ciascuna, più o meno il 40% di quanto sarebbero costate se l’azienda avesse fatto ricorso al mercato privato. Il noleggio della terza, invece, vale circa 70mila euro all’anno.
«Anche in questo caso siamo stati i primi a rispondere. Merito dell’Unità Acquisizione beni e servizi, guidata dalla dottoressa Gabrielina Carpenito, e dei suoi collaboratori, in particolare il dottor Porchetta che ha istruito l’offerta», ci tiene a sottolineare il manager dell’Asrem.
I macchinari acquisiti sono, tecnicamente, Tac ‘128 slices’, vale a dire a 128 strati. Per ottenere immagini tomografiche (strati corporei) di una sezione del corpo, utilizza i raggi X. Agli esordi, si acquisiva un singolo strato per volta. Il progredire della tecnologia ha portato alle Tac multislice in cui, con una sola scansione, si acquisisce un numero multiplo di strati, riducendo significativamente i tempi di esame.
«Un programma di acquisti finanziato dallo Stato – ricorda Sosto – lo abbiamo redatto da un anno. Non ne vediamo ancora i benefici perché non ci sono state trasferite le risorse. Davanti alla possibilità di comprare macchine come queste a prezzi molto competitivi però ci siamo lanciati ugualmente. Sono risorse che, se non arriveranno i finanziamenti, peseranno sul bilancio aziendale. Magari l’anno prossimo questa direzione non sarà così brava a raggiungere il pareggio di bilancio e qualcuno chiederà di sostituirla? Andremo via sapendo che abbiamo fatto il bene dei molisani». r.i.

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