Le incertezze di Ugo De Vivo preoccupano il centrosinistra. Il candidato sindaco che ha vinto le ultime elezioni continuerebbe a manifestare qualche dubbio sulla possibilità di scendere nuovamente in pista quando si tornerà alle urne, se prima il Tar non accoglierà il ricorso contro il commissariamento del Comune. L’avvocato isernino, probabilmente deluso da quello che è accaduto subito dopo le elezioni, avrebbe espresso alle persone più vicine la volontà di non condurre una nuova battaglia elettorale. Nulla di ufficiale, anche se nel centrosinistra c’è chi starebbe iniziando a valutare qualche possibile alternativa. A tal proposito torna a emergere il nome del presidente della Camera di Commercio Luigi Brasiello che molti danno in quota al centrodestra ma che, in realtà, in questo momento è molto più vicino al centrosinistra. D’altronde ancor prima di scegliere De
Vivo qualche esponente di spicco della coalizione aveva sondato la disponibilità di Brasiello, il quale in quel momento, per nulla convinto dell’opportunità di tentare l’avventura politica a palazzo San Francesco, respinse le offerte. Oggi, però, il quadro è notevolmente cambiato, come ha dimostrato la vittoria di De Vivo. Guardando a ciò che accade anche a livello regionale e nazionale e agli equilibri si stanno modificando, forse Brasiello potrebbe avere strasformato il “no” in un “ni”. A spingere in questa direzione c’è anche la possibile chiusura della Camera di Commercio di Isernia, destinata a essere accorpata con quella
di Campobasso. Certo è che per una parte del centrosinistra Brasiello è la prima scelta nel caso in cui De Vivo decidesse di abbandonare. Eventualità remota perché comunque esiste una vasta area di sostenitori che lo spingeranno a cambiare idea e mettere da parte stanchezza e sfiducia per tornare a vincere. L’appello è pronto e attende solo di essere spedito. Anche il centrodestra potrebbe individuare in Brasiello un possibile candidato sindaco. Tuttavia in questo momento nella coalizione prevale la voglia di primarie e comunque nessuno è disposto ad accettare silenziosamente scelte fatte dai vertici dei Partiti. I
giochi sono in corso e sulla pista ci sono i soliti nomi: Fantozzi, Scuncio, Teodoro. Cresce, però, la voglia di rinnovamento.
Sempre di più prende piede la linea dei rottamatori, cioè di coloro che vogliono un cambiamento generazionale. Ecco quindi che il giovane Stefano Testa continua a raccogliere trasversalmente le adesioni su una possibile candidatura alle primarie con l’obiettivo di diventare il più giovane sindaco della città. Con Testa si è schierato anche Antonio Furioso, eletto consigliere nella
lista di Progetto Molise e poi dimissionario insieme con gli altri sedici del centrodestra. Furioso è tra coloro che auspica una consultazione per le primarie senza schemi precostituiti. Insomma, un confronto vero e in grado di coinvolgere i cittadini. Quindi è tra quelli che intravede nel giovane Testa un’alternativa concreta ai soliti nomi. Un giovane che, secondo Furioso, può ridare entusiasmo al centrodestra avviando quel processo di rinnovamento che molti ritengono indispensabile.