Il programma su tutto per Paolo Frattura. Perché vincere per vincere non serve. Distinguo e distanza, ne sono pieni i mesi di opposizione a Iorio del ‘‘‘‘nuovo’ centrosinistra, quello che dell’unità ha fatto il punto di discontinuità col suo passato recente fatto di liti e corse solitarie. “Meglio intendersi prima sulle cose da fare e non spaccarsi quando si è al governo”.

Paolo Frattura e i segretari dei partiti si barricano nel fortino di via XXIV Maggio e attaccano giurando di non voler escludere. Un’ora dopo pochi metri più in là il capo di Costruire democrazia Massimo Romano risponde. I primi riaprono un cantiere mai chiuso, sottolinea il candidato governatore del 2011. “Siamo forza aggregante, c’è effervescenza ma non rottura”. Come il cantiere restano aperte anche le porte. Cos’hanno da offrire? I temi, cinque sottolinea Frattura. Parte dal lavoro, l’occupazione da riattivare grazie alle economie realizzate con una seria revisione della spesa – ed è il secondo tema -, arriva all’efficientamento energetico. Ribadisce la preferenza per le biomasse. Respinge impicci Frattura – “nei miei confronti uno pseudo conflitto di interessi” – e concede che la scelta debba essere condivisa con il territorio. I nervi scoperti sono lì sul tavolo, accanto a Frattura i segretari di Sel, Idv, Psi, Pdci. C’è il capogruppo del Pd Totaro. Mancano Ruta e Leva, sono in vacanza. E in latino la vacanza è pure un’assenza.
Perché se il ragionamento sul programma scivola tranquillo, i nodi vengono al pettine sul momento presente. La proiezione di un futuro di governo non cancella le divisioni di un’opposizione che ha impegnato per ore i pochi dipendenti di Palazzo Moffa non in ferie a trovare modi e luoghi per due conferenze stampa più o meno alla stessa ora dello stesso giorno. “Il programma che costruiamo con i cittadini, l’entusiasmo che registriamo nulla hanno a che vedere con il centrodestra e Michele Iorio”, puntualizza Frattura. Ma anche si sbraccia: nessuno esclude nessuno, qui ci sono i partiti, è giusto che i movimenti condividano gli argomenti e le soluzioni prima di aderire. Romano lo sfiorano tutti e nessuno lo nomina. O lo fanno per dire: non ce l’abbiamo con lui (così Paglione dopo aver parlato della necessità di bonificare dalle tossine). Il coordinatore di Sel s’infervora sulle eventuali nuove primarie in caso di eventuali nuove regionali: “Le abbiamo fatte un anno fa, ha vinto Frattura e noi appoggiavamo un altro nome. Poi lo abbiamo sostenuto lealmente alle elezioni, mica tutti l’hanno fatto? Ma adesso ditemi  chi sono questi altri candidati per le primarie? Abbiano il coraggio di venire allo scoperto”.
Nagni, è lui che alla fine sbotta. “Romano ci accusa di inciuciare per le nomine negli enti, a noi dell’Idv!”. De Angelis, coordinatore provinciale del partito siede nel Cda di Finmolise Servizi e Sviluppo. “Se avessimo voluto inciuciare avremmo indicato uno sconosciuto. Invece siamo convinti che certi enti vadano chiusi, ma finché non andremo al governo per voltare pagina possiamo lasciare Iorio a gestirli senza controllo?”, è la sua versione. 
Diversi anche nelle posizioni su Zuccherificio e Solagrital. Qui Frattura rivendica: noi abbiamo proposto soluzioni alternative a quelle del governo Iorio. E sui vitalizi agli ex consiglieri: “Non era atto urgente e indifferibile, lo impugneremo al Tar, come impugneremo le altre delibere che la giunta sta producendo in spregio al fatto che il tribunale amministrativo ha pronunciato l’annullamento delle elezioni e della proclamazione degli eletti”. La legalità, osserva, è uno di quei cinque punti. Anche l’Idv ripete che sulla leadership loro non trattano. Ma Frattura offre due spunti nuovi. “L’unica volta in cui ci siamo occupati insieme di nomine è stato per comporre il listino del 2011 e lo abbiamo fatto senza bilancino. Gli errori – non discute se ci siano stati, ndr – sono addebitabili solo all’allora candidato presidente Frattura. Ma nessuno lamentò mancata rappresentanza”. Secondo passaggio sulla leadership vera e propria: “Io faccio parte della squadra qualunque sia il ruolo che la squadra mi vorrà dare”. 
L’evoluzione potrebbe cambiare le cose. Ma per oggi il centrosinistra e Massimo Romano hanno poco da dirsi. “Ma quali cantieri – è perfino un po’ stizzito l’esponente di Cd -, se in Molise chiudono i cantieri? E speriamo di non trovarci l’amianto in questo… I fatti hanno dimostrato la continuità del centrosinistra con Iorio e le sue scelte. Sui vitalizi chi è contro vota contro. Altro che pregiudiziali e impugnative!”. Prende atto che ci sono due visioni diametralmente diverse della politica e di come si fa opposizione. Problemi personali no, ma una profonda lontananza sì. “Dicono che stanno nei Cda con Iorio per controllarlo? È una bufala. Perché nessuno dall’interno ha mai preso posizione e certo non può parlare chi è responsabile di cogestione”. Predilige i fatti e presenta un esposto alle procure di Larino e Vasto per ottenere una consulenza tecnica che verifichi l’inquinamento in basso Molise. “Per accertare le cause e i responsabili del mare color coca cola, delle tracce di catrame sul litorale e della qualità dell’aria. Nel frattempo si tergiversa sul registro tumori, io non mi accontento di quel che leggo sui giornali. Voglio andare a fondo”. Nel tardo pomeriggio le cose peggiorano. Italo Di Sabato è a Roma, lo aveva ‘‘‘‘giustificato’ Frattura. Il segretario del Prc chiarisce: non ho partecipato perché sono nella Capitale – scrive – e per scelta. Le cose dal 2011 sono cambiate. Fa riferimento al Pd che appoggia Monti e “alle critiche espresse da Costruire democrazia”. Prima della conferenza, sostiene, andava convocata una riunione dei partiti: “Così si rischia che le incomprensioni aumentino”.            
rita iacobucci

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