Dal 1 novembre l’Asrem avrà un commissario straordinario. Non sarà Antonio Lucchetti – direttore sanitario che sta svolgendo le funzioni del dg dal 1 settembre dopo le dimissioni di Sosto nominato da De Luca a capo dell’Asl Napoli 3 – perché non è iscritto all’albo nazionale dei direttori generali. «A meno che i miei legali, che stanno studiando la vicenda, mi comunicano domani che può essere così… ma io ho molti dubbi. Ad oggi non ho questa idea». Per quanto, aggiunge il governatore Donato Toma, «se potessi nominare Lucchetti commissario, lo farei volentieri».
Il commissario, non ancora quindi il vero successore dell’ex manager, non sarà uno dei 22 candidati alla carica. «Anche se potrei farlo – chiarisce Toma su questo punto – ma non lo farò».
Dunque, il governatore, dopo un confronto avvenuto anche con esperti alla Conferenza delle Regioni, si è convinto che la reggenza prevista dal decreto 502/92 non si possa prorogare. Nell’attesa che la commissione da lui nominata componga l’elenco degli idonei e valuti poi i concorrenti stilando infine una graduatoria che finirà sul suo tavolo, ha deciso di dare all’azienda sanitaria una gestione straordinaria. Che però sarà in capo a chi, sottolinea, ha i requisiti per fare il dg, e che nel settore lavora. Magari in altre Regioni. Toma, infatti, anticipa di avere già un’idea ben precisa e di voler capire «se ci sono incompatibilità o no». Scegliere un professionista «in servizio in altre Regioni», aggiunge, implica chiedere al collega presidente interessato il nullaosta.
«Ho diversi nomi validissimi che potrebbero assumere la carica, devo capire prima di tutto se queste persone mi danno la disponibilità, ma questo lo saprò nei prossimi due giorni. E poi bisogna che questa disponibilità – spiega in dettaglio Toma – coincida anche con la possibilità di assumere l’incarico, per evitare che si possano creare problemi, magari anche in relazione ai concorrenti».
Tecnicamente, il presidente potrebbe attingere agli elenchi degli idonei di altre Regioni.
La commissione chiamata a fornirgli la rosa dei ‘migliori’ fra i competitor che hanno risposto all’avviso scaduto a metà agosto è composta dal prof Unimol Francesco Capalbo (che la presiede), dall’esperto Agenas Giampaolo Grippa e dal dg Salute della Liguria Francesco Quaglia. Si riunirà per la prima volta il 5 novembre. Entro due mesi, assicura Toma, dovrebbe completare la selezione.
Fra i concorrenti, ci sono l’attuale dg dell’Asl di Matera Joseph Polimeni, l’ex sub commissario della sanità molisana Isabella Mastrobuono, l’ex direttore della Sanità in Abruzzo Angelo Muraglia (e l’attuale Roberto Fagnano), la dg Salute di Palazzo Vitale Lolita Gallo. Tra i nomi noti sono anche quelli col curriculum più aderente ai criteri di selezione, elevatissimi, fissati dalla giunta nella delibera di nomina della commissione.
Ha presentato domanda per la successione a Sosto anche il direttore amministrativo dell’Asrem Antonio Forciniti. Ha superato il corso per l’iscrizione all’albo dei dg, ma nell’elenco non è stato formalmente ancora inserito. La sua esclusione dagli idonei porterà probabilmente a un ricorso al Tar. E i due mesi preventivati per chiudere il ‘casting’ potrebbero allungarsi. Per questo Toma vuole un commissario che abbia i requisiti del manager Asl e che magari lo abbia fatto (dg di una Asl e commissario di un’altra non sembra possibile proprio per l’incompatibilità in cui il governatore non vuole incorrere).
Non ha dubbi, invece, Toma su un punto: la competenza a nominare il commissario dell’azienda di via Petrella, trascorsi i due mesi di reggenza, tocca a lui. Come la nomina del dg, d’altro canto. Il commissario con cui coabita in via Genova, quello ‘ad acta’ per la sanità Angelo Giustini, non ha questo potere. Voci di corridoio, invece, raccontano che la cosa potrebbe non essere pacifica. Rammentano di quando, nel 2013, l’ex commissario Basso rimosse il dg Percopo e al suo posto nominò come soggetto attuatore Ruta. Toma però non ha dubbi: procederà.
rita iacobucci
