Forse l’Adc metterà Gabriele Melogli in campo per le primarie del centrodestra se si tornerà al voto e bisognerà scegliere il candidato sindaco di Isernia. La clamorosa indiscrezione circola da alcuni giorni nel capoluogo Pentro, dove la “macchina” dei partiti inizia lentamente a rimettersi in moto dopo le vacanze estive. L’ex sindaco ha una gran voglia di tornare in campo per continuare l’esperienza maturata a Palazzo San Francesco negli ultimi dieci anni. Le critiche che recentemente gli sono piovute addosso per come ha gestito il Comune di Isernia, ad iniziare dal bilancio e dalla violazione del patto di stabilità negli anni 2010 e 2011, non gli sono piaciute, tanto è che ha deciso di reagire duramente anche in aperta polemica con il Commissario prefettizio Vardè. Tuttavia rispetto al 2006 la scena è notevolmente cambiata. Dopo la sconfitta di Rosa Iorio nel centrodestra non ci saranno più nomine dall’alto. Dunque, se veramente vuole concorrere per la poltrona di sindaco Melogli insieme a tutti gli altri aspiranti dovrà prima passare attraverso le Forche Caudine delle primarie. In questo caso troverà molti avversari agguerriti: Gianni Fantozzi, Piero Sassi, Raffaele Teodoro, Antonio Scuncio, Stefano Testa e probabilmente anche Mimmo Izzi che potrebbe scendere essere candidato dall’Udc. Non è da escludere una possibile partecipazione di Luigi Mazzuto, nei confronti del quale, sotto traccia e a mezza bocca, all’interno dei partiti del centrodestra si concentrano tantissime polemiche per il rimasto di giunta e la scelta di nominare Camillo Di Pasquale assessore. Va detto, però, che Mazzuto al momento sembra essere interessato soprattutto all’acquisizione dell’incarico di Commissario liquidatore della Provincia. Gli garantirebbe per almeno cinque anni una marcia solitaria, ben retribuita e senza i controlli da parte della giunta e del Consiglio provinciale. Oltretutto attraverso il Commissario liquidatore passerà anche la sistemazione dei dipendenti dell’Ente. Quindi si tratta di un posto che politicamente ha un peso maggiore rispetto a quello di sindaco di Isernia. Ci sono poi altri aspetti da considerare. Il ritorno di Melogli sulla poltrona di palazzo San Francesco consentirebbe a Vincenzo Bizzarro di “liberarsi” di un temibile avversario per il Consiglio regionale. Melogli non ripeterà più l’errore di entrare in una lista ultra competitiva, come quella di Progetto Molise se mai deciderà di ricandidarsi alla Regione. In più occasioni ha pubblicamente ammesso l’errore. Quindi un dato è certo: se non riuscirà a tornare a Palazzo San Francesco proverà a percorrere la strada che porta Palazzo Moffa, ma salendo sul pullman dell’Adc. Giochi e strategie che comunque devono fare i conti con il ricorso al Tar presentato dal centrosinistra per chiedere l’annullamento del decreto di scioglimento del Consiglio comunale e la nomina del Commissario prefettizio. Nel centrodestra c’è chi spera che venga accolto. Diversamente a maggio del 2013 i posti nell’assemblea di Palazzo San Francesco si ridurranno a 16 e per conquistarne uno servirà una barca piena di preferenze.