0Colpo di scena nella vita amministrativa del centro frentano. Il presidente del consiglio comunale, il primo della storia amministrativa di Larino, Demetrio Di Fonzo ha rassegnato le dimissioni. Stando alle notizie apprese il noto commerciante larinese, sceso in politica quasi cinque anni fa, nella squadra uscita vittoriosa di Guglielmo Giardino ha protocollato, ieri mattina, la lettera con la quale ha scelto di dimettersi apparentemente per motivi personali. Una lettera, o meglio due lettere. La prima indirizzata al sindaco e, la seconda rivolta ai dipendenti comunali con cui l’esponente della maggioranza ha inteso ringraziare la struttura per l’apporto datogli in questi lunghi quattro anni e mezzo di lavoro. Si diceva delle motivazioni apparentemente personali. In realtà alla base della scelta di Di Fonzo ci sarebbero idee non più compatibili con quelle portate avanti dagli altri amministratori. Una divergenza sostanziale di vedere le cose che avrebbe spinto Di Fonzo a rassegnare le dimissioni con sei mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato fissato per la prossima primavera. Interpellato, il diretto interessato ha preferito non rilasciare dichiarazioni, riservandosi comunque in seguito di fornire chiarimenti sulla sua scelta che, anche in considerazione del periodo storico particolare, sembrerebbe sintomatica di un qualcosa che si sta rompendo all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Giardino chiamata a disbrigare, tra gli altri problemi, anche quello relativo al bilancio con la spada di Damocle del risarcimento alla famiglia Carnevale-Caprice. Un colpo di scena si diceva perché il comportamento del consigliere Di Fonzo, prima, e poi del presidente del consiglio è stato sempre, come dire, impeccabile sia per la vivacità portata all’interno della maggioranza vuoi per le tante attività poste in essere per la comunità larinese dalla ristampa di libri, passando per la notte bianca, per varie manifestazioni culturali che come presidenza del consiglio si è preso in carico. Dissapori interni o altro dietro la sua scelta? Nelle prossime ore, come detto, lo stesso Di Fonzo avrà modo di spiegare i motivi che l’hanno indotto a dimettersi. Intanto per la cronaca con le sue dimissioni, un altro dei non eletti della lista per ‘Giardino sindaco’ entrerà in consiglio comunale praticamente a fine mandato. Si tratta dell’imprenditore agricolo Domenico Sauro, il terz’ultimo dei diciassette della lista. Sì, perché tutti ricorderanno come l’amministrazione Giardino sarà ricordato anche per le dimissioni. Quella del consigliere Caranfa per vicende giudiziarie che avevano portato in consiglio il dirigente della Regione Pardino Tarasca. A sua volta dimessosi nei mesi scorsi. Dimissioni che hanno portato in consiglio il dipendente dell’Asrem Giulio Mancinelli. Toccherà ora al vice presidente del consiglio, l’esponente di minoranza Ruggiero Pizzi, convocare nei termini di legge la seduta consiliare per la surroga del consigliere Di Fonzo e l’elezione del nuovo presidente del consiglio. Resta da capire cosa accadrà nei prossimi giorni e quali ripercussioni la scelta di Di Fonzo avrà per la tenuta della maggioranza.

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