“Anche il Consiglio e la Giunta di Campobasso dovrebbero essere sciolti per tornare subito al voto e per consentire ai cittadini della ex provincia di Isernia di scegliersi i propri rappresentanti”. Questa è la proposta, destinata a fare discutere, lanciata dal capogruppo di Sel, Antonio Sorbo, per sollecitare una presa di posizione da entrambi gli schieramenti, il centrodestra ma anche il centrosinistra. In sostanza il capogruppo di Sel chiede le dimissioni di De Matteis sulla base di un ragionamento estremamente chiaro. “La Provincia di Isernia verrà sciolta tra un paio di mesi – afferma Sorbo – Nel frattempo a Campobasso resteranno in carica fino al 2016 un presidente, una giunta e un Consiglio non votati anche dai cittadini del nostro territorio che, quindi, per i prossimi quattro anni non avranno rappresentanti negli organi istituzionale”. Dunque, a dire di Sorbo si tratta di un’anomalia che può essere superata in un solo modo: azzerare tutto ed eleggere rapidamente il primo presidente e il primo Consiglio della Provincia unificata. Diversamente secondo Sorbo a Isernia resterà un Commissario liquidatore che molto probabilmente sarà Luigi Mazzuto, in qualità di presidente in carica al momento dello scioglimento dell’Ente, le cui funzioni, per i prossimi cinque anni, non potranno essere quelle di programmazione ma esclusivamente di gestione di tutte le fasi che porteranno alla smobilitazione dell’Ente di via Berta. “Di questo però non si discute e soprattutto non abbiamo una presa di posizione del governatore Iorio al quale, probabilmente, in vista delle elezioni regionali, interessa soprattutto che un suo uomo assuma a Isernia il ruolo di Commissario liquidatore e che De Matteis resti al vertice della Provincia di Campobasso – afferma Sorbo – Evidentemente con le parole ci si erge a difensore della Provincia di Isernia e poi con i fatti si pensa ai propri interessi politici ed elettor a l i ” . Va detto, però, che Sorbo tira la giacca anche alla propria coalizione di appartenenza, il centrosinistra, tentando di rompere il muro del silenzio che ha caratterizzato l’atteggiamento dei gruppi dirigenti dei partiti, per sollecitare una presa di posizione netta, superando gli interessi personali dei singoli e la difesa del campanile. Avrebbe anche voluto aprire un dibattito nell’ambito del Consiglio provinciale di Isernia, ma questo non è stato possibile. Domani, infatti, in una delle ultime riunioni dell’assemblea di via Berta, a 42 anni dall’istituzione dell’Ente, i Consiglieri si ritroveranno solo ed esclusivamente per surrogare il nuovo assessore Camillo Di Pasquale con Desio Notardonato, primo dei non eletti della lista del Pdl, il cui mandato sarà uno dei più brevi nella storia della Provincia di Isernia. L’assemblea si svolgerà regolarmente perché i Consiglieri di Progetto Molise saranno in aula nonostante il rifiuto del Presidente Cicchino di inserire all’ordine del giorno anche l’argomento concernente il futuro dei dipendenti della Provincia, alla luce dello spending review. Il coordinatore di Progetto Molise, Mario Lombardi, aveva annunciato l’indisponibilità del gruppo a partecipare alla riunione di domani in assenza di un’integrazione dell’ordine del giorno. Poi deve essere accaduto qualcosa che ha indotto ad abbandonare il campo di battaglia, lasciando che l’unico a pagare sia il consigliere Alessandro Valletta, il quale ha dovuto rinunciare alla delega al contenzioso per rispettare la linea del gruppo di Progetto Molise.