Varato ieri pomeriggio in Quarta commissione il Piano sanitario che il Consiglio regionale, se potesse, approverebbe e applicherebbe. “Un laboratorio di buona sanità”, ha commentato soddisfatto il presidente dell’organismo Lucio De Bernardo. Il percorso è stato lungo e articolato, diverse le audizioni dalla primavera scorsa ad oggi, si può dire che la commissione ha attraversato le ultime fasi del commissariamento, con l’arrivo del tutor Filippo Basso, a lungo inseguito dagli inquilini per un confronto alla pari che non si è però ancora concretizzato. “L’auspicio – certifica la relazione conclusiva a cura di De Bernardo – è stato di affiancare i commissari nella stesura del Piano sanitario 2012-2014”.
I punti essenziali della griglia trasferita dopo il parere definitivo di ieri all’attenzione dell’Aula: riqualificazione della rete ospedaliera mediante la riconversione delle piccole strutture e la loro trasformazione nei nuovi modelli di offerta sanitari; integrazione fra pubblico e privato; attivazione di una ben definita rete di emergenze e urgenze; sviluppo dell’assistenza domiciliare e, infine, implementazione dell’offerta di residenzialità per anziani e disabili. Il sistema Hub and Spoke scelto per l’emergenza cardiologica, quella neurochirurgica e per l’assistenza oncologica “consente di ottimizzare le risorse sul territorio e omogeneizzare le competenze professionali degli operatori sanitari, con l’obiettivo – si legge nel documento finale – di ridurre i percorsi di ospedalizzazione”. Nell’ambito dei lavori di commissione è emerso anche il dato relativo al dimezzamento del debito Asrem, che consentirà con molta probabilità di raggiungere entro l’anno il pareggio di bilancio.

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