Con il primo congresso provinciale, che ha avuto luogo ieri pomeriggio nel capoluogo regionale, Futuro e Libertà completa la fase di rilancio e di organizzazione del partito di Gianfranco Fini in Molise.
Dopo la fase congressuale del 6 settembre, che ha portato alla nomina di Gino Di Silvestro alla guida di Fli nella provincia di Isernia, il coordinamento di Campobasso ha scelto invece Gianluca Cefaratti, presidente del Consiglio provinciale di Palazzo Magno. “Serve una nuova fase della politica – ha sottolineato Cefaratti nel corso del suo intervento – che possa permettere agli italiani e ai molisani di scegliere uomini, donne e programmi evitando quello spettacolo a cui abbiamo assistito in campo nazionale e regionale che ha ridotto l’Italia, le regioni e gli enti locali nelle condizioni che tutti conoscono”. In questa direzione di rottura con il passato è indirizzato l’impegno di Futuro e Libertà, sia nell’ambito regionale che in quello nazionale.
La ricetta proposta da Fli per rilanciare il primato dei partiti in un contesto in cui stanno progressivamente perdendo credibilità agli occhi dei cittadini, prevede risposte adeguate al cambiamento in atto,nuovi interpreti che sappiano farsi portatori delle istanze di un elettorato sempre più distante dalla vecchia politica e il ricordo a idee innovative.
Tre temi evidenziati anche da uno dei moderatori dell’incontro, l’onorevole Daniele Toto, segretario nazionale di Fli.
“Futuro e libertà nasce secondo modalità insolite nella storia italiana – ha osservato Toto – Da un vero e proprio ‘‘strappo’ parlamentare si è poi radicato sul territorio e tra la gente. Fli ha archiviato una stagione politica ed è nata per raccogliere la sfida del cambiamento. Fare politica non significa infatti amministrare per creare consenso ma farsi portatori di una visione strategica. Mi auguro che si riesca a fare lo stesso anche in Molise”. La situazione territoriale della provincia di Campobasso è stata, invece analizzata da Donato D’Ambrosio, consigliere provinciale e possibile candidato alla guida regionale del partito. “Il nostro tessuto sociale – ha spiegato D’Ambrosio – è caratterizzato dallo spopolamento dei piccoli comuni e da un crescente impoverimento. Una situazione dovuta alle scelte del passato. Noi oggi siamo chiamati ad essere protagonisti del cambiamento e a voltare pagina con quanto fatto da chi ci ha governato fino ad oggi, offrendo opportunità sociali ed economiche che rafforzino le politiche agricole, turistiche, culturali ed ambientali per il rilancio del territorio”.

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