La proposta di legge presentata dal governatore, Michele Iorio, passa con il voto bipartisan di maggioranza e opposizione: il prossimo consiglio regionale sarà costituito da 20 consiglieri (oltre al presidente) e da 4 assessori. Palazzo Moffa ha così approvato il taglio delle poltrone.
Poco dopo mezzogiorno il verdetto: l’unico ad aver votato contro, l’esponente di Federazione della Sinistra, Ciocca per il quale: “La riduzione dei consiglieri rappresenta una contrazione della democrazia perché i partiti più piccoli non saranno più rappresentati”.
Intanto però da Bojano hanno raggiunto il Capoluogo gli operai della Solagrital che non percepiscono stipendio da 4 mesi e vedono nuvoloni neri agitarsi all’orizzonte. Sperano che l’aula discuta anche dei loro problemi visto che hanno scadenze da rispettare ed ormai non riescono più neppure a fare la spesa:
“Mentre voi vi spartite la torta – urla una donna disperata – la banca mi sta togliendo la casa perché non pago il mutuo da quattro mesi”. Gli applausi di solidarietà degli altri lavoratori sono scroscianti mentre si odono trombe simile alla sirena di una nave all’interno di Palazzo Moffa.
La rabbia dei dipendenti Solagrital è la rabbia di altre centinaia di lavoratori molisani che ormai non sanno più come sfamare i propri figli.
“Da una parte chi percepisce diecimila euro al mese e quasi sembra insoddisfatto. Dall’altra chi vorrebbe diecimila euro all’anno per campare la famiglia”. La constatazione finale di un operaio non è retorica, né demagogia: è la triste realtà.

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