Sarà che governare da sindaco è più complicato che da premier – e se lo dice Mario Monti c’è da credergli – ma nessuno alla vigilia avrebbe immaginato che diventare coordinatore di Anci Molise fosse così appetibile. Una vera e propria guerra, all’interno – va detto – del centrodestra locale si è scatenata ieri pomeriggio per la successione a Franco Miranda. Evidentemente la carica ripaga delle fatiche da primo cittadino. Il Pdl ufficiale a v e v a scommesso su Pompilio Sciulli, sindaco a Pescopennataro. Ma Paolo Manuele, sindaco di Civitacampomarano vicino all’assessore Vitagliano, ha catalizzato i consensi di un’altra parte del centrodestra – queste le indiscrezioni raccolte nella Sala della Costituzione dove si è riunito il parlamentino degli amministratori – e di Gianluca Cefaratti e Futuro e Libertà, che lo hanno appoggiato perché candidato indipendente. Dalla provincia di Isernia un’altra frattura nel Pdl, è sceso in campo anche il sindaco di Carpinone Pasquale Sarao come autonomo. Il centrosinistra ha puntato su Gigino D’Angelo, sindaco di Montefalcone nel Sannio. Novantaquattro i votanti. Le urne si sono aperte dopo scambi di opinioni piuttosto forti fra gli esponenti di centrodestra. E in via Milano c’era il gotha: il coordinatore del Pdl Ulisse Di Giacomo e il provinciale di Isernia Luigi Mazzuto per esempio. Il risultato non regala sorprese: 40 i consensi per Sciulli – nuovo presidente dell’Anci Molise -, lo segue D’Angelo con 25, Manuele arriva a 19 e Sarao si ferma a 8. Chiusura in corsa, pare che Sciulli sia andato via di fretta, ‘‘dimenticando’ di nominare il vice. Che per consuetudine tocca al centrosinistra. Lo farà alla primariunione dei nuovi organismi.

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