Allo slogan “Anche in Molise facce nuove”, Matteo Renzi ha strappato applausi alla nutrita platea che ha affollato all’inverosimile la sala del Centrum Palace di Campobasso. Tantissime le persone che hanno atteso domenica sera l’arrivo del rottamatore in Molise, in prima fila Micaela Fanelli, Paolo Frattura, Massimiliano Scarabeo, che del partito di Renzi in Molise è vicesegretario. Poi c’era il presidente dei democratici molisani: Roberto Ruta che con il suo solito fare sornione si è tenuto a debita distanza, ascoltando con attenzione le parole del sindaco di Firenze da un angolo della sala, lontano dalla ribalta di flash e telecamere.

Renzi ha parlato poco di politica locale e molto della necessità che ha il Paese di affidarsi a volti nuovi. Al suo monologo ha alternato la messa in onda di immagini, come la famosa e esilarante scena tratta dal film “Non ci resta che piangere” quando il monaco ricorda a Troisi che deve morire. O, ancora, Crozza che gli fa il verso.

Una sorta di minishow che ha raccolto consensi unanimi tra i presenti. Centinaia di persone, forse più di mille. La sala, quella solita fin troppo abituata ad accogliere leader nazionali, era piena. È stato perfino difficile per i fotografi farsi strada per guadagnare il parterre. Probabilmente c’era più gente di quando in occasione delle passate regionali da quello stesso pulpito parlò Nichi Vendola.

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