È uno degli argomenti di queste prime settimane di post lockdown. Nel Molise che riparte dopo la crisi Covid si discute molto delle sue risorse idriche, del progetto di captazione per ‘supportare’ le esigenze della Puglia (cui già va l’acqua di Occhito).
Altro fronte aperto da anni, quello con la Campania. Che sembra aver trovato di recente un canale di dialogo e collaborazione. Prova ne è il fatto che venerdì prossimo, il 10 luglio, in viale Elena a Campobasso si terrà un vertice fra il vicepresidente della Regione guidata da De Luca, Fulvio Bonavitacola (che per la giunta cura anche l’Ambiente), e l’assessore Vincenzo Niro, che fra le sue deleghe ha il Sistema idrico integrato.
L’incontro è stato preceduto da interlocuzioni che hanno stemperato il clima di contrapposizione che in passato ha fatto a volte capolino. Certo, resta da affrontare la partita del saldo del pregresso. E lo sarà, a quanto trapela, anche nell’incontro che si svolgerà all’assessorato regionale ai Lavori pubblici fra sei giorni. Ma il clima, da entrambe le parti, è di disponibilità. Anzi, dice Niro, profonda collaborazione.
Inoltre, fa sapere, sarà impostato anche un percorso con iniziative innovative riguardo al trasferimento delle risorse idriche per metterne a sistema l’utilizzo. L’obiettivo di Vincenzo Niro? «Curare naturalmente e prioritariamente – dice solo l’assessore – gli interessi della nostra regione».
Una regione per anni serbatoio delle regioni meridionali confinanti senza nulla in cambio, spesso pure senza il pagamento di quanto previsto, oltre che senza compensazioni che tutti dichiaravano come dovute, necessarie e prioritarie.
Dall’incontro del 10 luglio si capirà se con la Campania comincerà un percorso diverso.

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