Assenza di personale alla cooperazione e quindi ritardi anche nella spesa sulla progettazione che registra percentuali modeste con il rischio di perdere risorse assegnate alla Regione proprio adesso che c’è la nuova programmazione per la ripresa post Covid. Una opportunità che il Molise non può perdere. L’atto d’accusa è firmato dalla capogruppo del Pd Micaela Fanelli che punta il dito sulla modalità di gestione di reclutamento del personale necessario alla Cooperazione territoriale europea. Una procedura di selezione di 22 collaboratori sulla quale è calato il silenzio dal 9 aprile, giorno in cui è stata pubblicata la graduatoria degli ammessi alla valutazione di merito e composta la commissione «di quella che doveva rappresentare un’opportunità di lavoro per i giovani della nostra Regione». Ma mentre la procedure di selezione dei collaboratori veniva bloccata «perché i contratti co.co.co. a partire dal 1° gennaio di quest’anno non potevano essere più rendicontati sui progetti, con la determina dirigenziale del Servizio ‘Competitività dei sistemi produttivi, sviluppo delle attività industriali, commerciali e artigianali, cooperazione territoriale europea, politiche della concorrenza, internazionalizzazione delle imprese e marketing territoriale’, la numero 2737 del 29 maggio 2020, parte delle attività del bando di selezione sono state esternalizzate fino al prossimo ottobre per una spesa massima di 39 mila euro. Il tutto, ovviamente, mentre i ritardi sui progetti restano». La capogruppo dem chiede al presidente Toma di spiegare in Aula quali procedure saranno attivate per garantire il reclutamento del personale necessario alla cooperazione e secondo quali tempi e modalità, ma anche dei ritardi accumulati anticipando che presto sarà sollevato il velo pure su tutte le altre assistenze tecniche.