La Repubblica parla di giallo. Usa il condizionale per l’ipotesi che invece per esempio il Pd Molise dà per certezza: Caterina Cerroni «sarebbe» la prima donna segretario dell’organizzazione giovanile democratica. Ma l’altro candidato, Raffaele Marras, pure si dichiara vincitore. La giovanile del Pd celebra il suo congresso fra pre e post lockdown. Nessuna mediazione: proposte alternative e parole pesanti dopo l’esito annunciato. Roba da fare invidia alle peggiori lotte interne alla Fgci. Non c’erano i social allora e parlava la commissione di garanzia, non i candidati. Ma era il centralismo democratico.
Domenica sera è la giovane molisana ad annunciare la vittoria della sua mozione su Facebook. Candidata in ticket con l’italo-albanese Davide Skenderi, riferisce che «dai dati raccolti in questi mesi la mozione che ho l’onore di guidare raggiunge tra i 113 e i 118 delegati su 221, nelle prossime ore si accerteranno i numeri con più precisione, ma abbiamo vinto!». Cerroni rivendica la maggioranza dei voti in gran parte delle regioni (fra cui il suo Molise). Lazio, Sicilia e Toscana invece sono i feudi di Marras (segretario dei Giovani dem toscani). Che lunedì mattina bolla – sempre su Fb – come fake news la vittoria della molisana e la rivendica per sé. Poi parla di compravendite.Partono ricorsi e accuse di brogli.
«Sono felice per un cammino meraviglioso, di crescita, di solidarietà, che abbiamo percorso durante mesi difficili, per l’Italia, per il mondo. È stato un congresso combattuto che impone a tutti e tutte noi di ripartire dalla parte migliore di noi per costruire insieme una casa più forte, inclusiva.
Per nuovi diritti, più opportunità, per una nuova credibilità, a favore del rispetto delle persone, dell’ambiente, dei diritti umani, per decisioni di cristallo, mi batterò con tutta la cura che posso», le parole di Cerroni domenica sera.
La segreteria regionale del Pd le è accanto e il giorno dopo, durante l’attesa avvelenata dell’ufficialità, gioisce per la prima volta al femminile e la prima volta del Molise al vertice. Su Caterina, che è stata anche consigliere comunale nella sua Agnone con l’amministrazione Carosella, i democratici locali hanno puntato alle europee del 2019: nella circoscrizione Sud, ha raccolto 35mila preferenze. «Sappiamo che sarà un punto di riferimento per tanti giovani che vorranno agire e vivere politica e avvicinarsi, quindi, al nostro partito. Noi saremo con lei per programmare, migliorare ed evolvere il nostro territorio, certi che le battaglie da combattere saranno quanto mai impegnative», dicono da via Ferrari.
Ieri sera, la quasi ufficialità. «I verbali ufficialmente trasmessi dalle unioni regionali dei Giovani Democratici confermano la vittoria. È una grande emozione. Questo risultato è solo l’inizio di un lavoro collettivo», così la neo segretaria nazionale. Che qualche ora prima, riepilogando i numeri, aveva avvertito: «Non consentiremo a nessuno di rubarci questo successo, cercando di ribaltare l’esito del congresso con qualche trucchetto».

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