Un abbraccio al tempo del Covid: proibito e dio non voglia mortale. Sdrammatizzano in casa Pd. Da Roma a Bari e Campobasso il pressing è ormai senza sosta: alle amministrative andiamo insieme. Alle regionali andiamo insieme. A favore delle intese giallorosse è sceso in campo Conte. I pentastellati sono spaccati e i dem si sono dovuti convincere. Perché di riserve sull’abbraccio Pd-5s ce ne sono in entrambi i fronti. Si tratta sulle regionali di Marche e Puglia, i candidati del Movimento sono in rivolta perché non vogliono cedere il passo a quelli del Pd. Unico porto franco, dove si può restare beatamente se stessi e quindi l’un contro l’altro armati, la Campania.
Anche in Molise arriva, forte, l’eco del dibattito nazionale. Il Pd ha riunito al direzione via web. I componenti hanno ribadito l’esigenza per le amministrative di settembre di «favorire la costruzione di un campo di centro sinistra che vedrà il Partito democratico impegnato a favorire alleanze politiche e programmatiche con il Movimento Cinque Stelle».
Si vota in 20 Comuni, tre quelli più grandi: Agnone, dove si è tentato molto e si tenta ancora ma la posizione del capogruppo 5s in Regione Greco è un ostacolo importante all’abbraccio ‘dio non voglia mortale’. E poi Montenero di Bisaccia, dove il Pd ha dovuto espellere il segretario di circolo che appoggia Simona Contucci di centrodestra, e Bojano. Nel centro matesino le condizioni di contesto più difficili, sia per i dem sia per i pentastellati.
Comunque Facciolla e i suoi ci provano. «L’alleanza – spiegano da via Ferrari – sarà aperta ad associazioni e movimenti civici che vorranno condividere le linee programmatiche individuate portando il loro prezioso contributo. Il Partito democratico si dichiara pronto a rinunciare anche al proprio simbolo, in queste elezioni amministrative, mettendosi a disposizione di quei progetti civici che garantiranno una visione della politica come servizio per la comunità».
r.i.