Il senatore Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl, ha inteso sgomberare il campo da equivoci dopo le voci che si sono rincorse durante le ultime ore su una decisione del Consiglio di Stato che sarebbe stata già assunta dai giudici del collegio. “Non esistono novità. Si tratta di semplici indiscrezioni che si rincorrono in questo frangente ed alle quali non è possibile dar credito”. Ci sono voci che proverebbero da ambienti del centrodestra in base alle quali il Molise dovrebbe tornare al voto… “Questo non lo sa ancora nessuno. Non posso negare che l’indiscrezione riguarda anche questo aspetto. Ieri si sono levate una serie di voci incontrollate, ma siamo sempre e solo a livello di opinioni personali. Dal momento in cui ad oggi non è stata depositata alcuna sentenza e forse la sentenza non è neanche stata scritta, ci stiamo sottoponendo ad un mero esercizio di filosofia. Atteniamoci ai fatti: non è possibile in questo momento neppure fare anticipazioni. Sono del parere che con serenità sia d’obbligo attendere il verdetto. Dopo il deposito della sentenza, sarà possibile dar vita ad una qualsivoglia battaglia dialettica. Prima di allora non possiamo correre dietro alla ridda di voci che giustamente si leva in Molise vista l’importanza della decisione che Palazzo Spada sta assumendo”. Martedì potrebbe essere il termine ultimo? “Anche sulla data nessuno ha certezze. Il Consiglio di Stato ha come termine indicativo i quindici giorni ma se la sentenza giunge dopo un mese non è che accade nulla. Anche il giorno del verdetto, dunque, resta una indiscrezione. E’ un elemento che non può essere previsto”. Lei, però, si sarà fatto un’idea… “Non credo che più passano i giorni, più l’esito può essere positivo o negativo a seconda degli schieramenti. Non dimentichiamo, tra l’altro, che nel 2001 quando facemmo ricorso, il Consiglio di Stato si espresse dopo 14 giorni. Siamo appena a 11; tre giorni prima della scadenza di dieci anni fa. Non capisco tutta questa agitazione. Bisogna armarsi di tanta serenità e sulla sentenza poi prendere decisioni importanti. Prima di allora è un puro esercizio dialettico tra opposte fazioni”. Come interpreta le dichiarazioni sul Molise rese dal ministro Cancellieri? “Cosa volesse dire lo sa solo lei. L’interpretazione della sua frase, a mio avviso, risiede nel fatto che un ministro degli interni è al corrente dei ricorsi pendenti al Consiglio di Stato ed ha espresso una semplice eventualità, senza voler fare necessariamente una anticipazione sul verdetto. ‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘Se Palazzo Spada si esprimesse in una certa direzione, si tornerebbe al voto’. Questa è l’unica interpretazione che mi sento di dare. Una frase volata via. Non una anticipazione della sentenza. Una persona accorta come la Cancellieri avrebbe palesato dilettantismo nel caso in cui, conoscendo la sentenza, si fosse lasciata ‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘scappare’ una simile anticipazione”.

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