Urne aperte oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15: si vota per il referendum confermativo della legge che riduce il numero dei parlamentari e, in Molise, per 20 amministrazioni comunali. Lo scrutinio, lunedì pomeriggio, parte dalla consultazione popolare. Martedì mattina alle 9 (dopo quello per alcune regionali e suppletive) lo spoglio delle comunali.
Quanto al referendum, il quesito – fissato in precedenza per il 29 marzo scorso e posticipato per l’insorgere dell’emergenza Covid – è stato indetto per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale che ha avuto il via libera definitivo da Montecitorio l’8 ottobre 2019 e prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato. In seconda lettura, al Senato (11 luglio 2019), il testo non è stato approvato a maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti, un quinto dei senatori ha quindi potuto richiedere il referendum confermativo.
Inoltre sono 20, 11 in provincia di Campobasso e 9 in quella di Isernia, i Comuni molisani dove si vota per eleggere i sindaci e rinnovare i Consigli. Saranno 40.927 in totale gli elettori, di cui 24.192 in provincia di Campobasso, 16.735 in quella di Isernia (dati del ministero dell’Interno).
I test più importanti, che hanno anche un evidente sapore politico, a Bojano, Agnone e Montenero di Bisaccia.
Regole anti contagio per l’accesso ai seggi e per le operazioni di voto. Intanto, è obbligatorio indossare la mascherina nelle sezioni elettorali. Gli accesi sono contingentati e i percorsi di ingresso e di uscita differenziati. Non viene misurata la temperatura. Bisogna rispettare la distanza di sicurezza di un metro e, dopo aver consegnato il documento d’identità, arretrare per scoprire il volto e consentire il riconoscimento. Prima e dopo il voto bisogna igienizzare le mani dai dispenser a disposizione. Matite, cabine elettorali, tavoli e servizi saranno sanificati. Infine, una delle novità imposte dalle misure contro la diffusione del virus, l’elettore, dopo aver votato e piegato la scheda, provvede da solo a inserirla nell’urna.