“La delusione per la sentenza è sempre più motivata a leggerla con attenzione, perché i dati formali non sono certificati”. Poco dopo le 17.30 il presidente della regione Michele Iorio posta su Facebook un suo commento più ragionato sul verdetto che ha messo fine al suo terzo mandato, iniziato appena un anno fa.
“Quel che più mi sconcerta è l’idea di giustizia di Antonio Di Pietro. Soprattutto in questo periodo – e in questi giorni – dovrebbe essere più cauto a proposito di onestà, trasparenza e legalità”, pungola poi il governatore uscente dalla sua bacheca virtuale, riferendosi probabilmente ai problemi giudiziari che coinvolgono esponenti dell’Idv (vedi il caso Maruccio nel Lazio) e, perché no, al passaggio che Report ha riservato anche all’ex pm di Mani pulite. “Ho una domanda da fare – non so se mi saprà rispondere lui o lo farà Frattura – : a che ora avete chiuso il listino e a che ora avete iniziato a raccogliere le firme per il maggioritario? Attendo una risposta precisa sull’onore, sempre se sono in grado di darmela. Per il resto, vado avanti. Ci confronteremo in campagna elettorale”, conclude il presidente. In serata la nota del segretario del Pdl Angelino Alfano. Che nella partita che sta giocando Iorio prima di tutto dentro il partito vuol dire qualcosa. “Esprimo piena solidarietà al presidente della Regione Molise, Michele Iorio, per un ricorso che nulla toglie alla vittoria elettorale di un anno fa. Il presidente Iorio ha il pieno diritto di ricandidarsi per tornare alla guida della sua Regione, proseguendo così il percorso di rinnovamento già avviato e l’importante lavoro fin qui svolto nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

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