Esposto alla Procura di due avvocati di Campobasso contro i consiglieri regionali del Molise che varano provvedimenti dopo l’annullamento delle elezioni da parte del Consiglio di Stato. Walter Cima e Pietro Colucci hanno inviato un esposto al procuratore della Repubblica, Armando D’Alterio, in cui sollecitano di verificare la sussistenza del reato di “usurpazione di potere politico” perché, affermano, “la legge regionale del 2002, quella relativa proprio ai casi di annullamento del voto, consente solo gli atti urgenti”. “L’unico atto realmente urgente è il bilancio”, dicono i due legali. “Per effetto della legge regionale numero 2 del 2002 – scrivono nell’esposto – la proroga delle funzioni del Consiglio regionale del Molise, nei casi di annullamento dell’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale, è limitata allo svolgimento dei soli ‘atti aventi carattere di urgenza’, per cui non può ritenersi validamente esperita, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la decisione del Tar Molise di annullamento delle elezioni dello scorso anno, alcuna attività eccedente questo limite”. “Invece – proseguono – il Consiglio regionale ha continuato e continua nell’ordinario esercizio delle proprie funzioni, compresa quella legislativa”. Infine, i legali evidenziano come “non sembri essere legittimo, nel presente contesto, neppure il pagamento delle indennità di carica”.

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