Cinque ore di confronto nella video conferenza più affollata dell’epoca Covid in Molise. Il presidente della Regione Donato Toma ha incontrato a distanza i sindaci del Molise (magari non c’erano tutti i 136 ma erano un centinaio di sicuro) insieme ai direttori generale e sanitario dell’Asrem Oreste Florenzano e Virginia Scafarto.
Durante la riunione, che segue lo scontro di metà settimana sulla lettera con cui una novantina di primi cittadini ha chiesto dati chiari sull’emergenza Covid in corso e coinvolgimento nella gestione, sono stati snocciolati diversi degli interrogativi che gli amministratori avevano già posto: la necessità di ricevere dall’azienda sanitaria dati ‘puliti’ (con l’indicazione cioè anche di chi è guarito), la volontà di dare una mano anche perché i Comuni sono il primo front office per le comunità, informazioni sulla tutela dei dati e anche sulle procedure per la raccolta dei rifiuti dei positivi. Tante questioni perché sono tanti i problemi affrontati sul territorio dai sindaci, ‘bombardati’ di domande da parte dei cittadini. Non è mancato, pare, un riferimento al centro Covid ipotizzato in prima battuta a Larino dal commissario Giustini.
Una riunione operativa, sintetizzano Palazzo Vitale e il presidente della Provincia Roberti (sindaco di Termoli) che ha inviato una nota anche a nome dei colleghi. Toma ha ribadito che la Regione ha aggiornato con report quotidiani i sindaci sull’andamento epidemiologico e che all’unità di crisi partecipa il presidente Anci Molise Sciulli, che ha anche il compito di tenere costantemente informati i sindaci. Il governatore ha poi
posto l’accento sul rafforzamento del sistema sanitario territoriale con l’aumento da tre a cinque delle Usca, sull’incremento del personale del dipartimento di Prevenzione e di quello medico, sull’attivazione di drive through e sull’avviso per i Covid hotel.
Ancora una volta ha ricordato che, però, la maggior parte delle autorizzazioni che servono sono in capo alla struttura commissariale e che questo crea qualche problema in ordine ai tempi di attuazione.
La tregua, se non altro mediatica, per ora è sancita dalla sintesi inviata da Roberti. Dalla riunione, dice, è emersa «la voglia di lavorare tutti insieme per un obiettivo comune. Siamo consapevoli come Regione e Asrem stiano mettendo in campo tutti gli sforzi possibili, andando a incidere in maniera importante sul sistema sanitario. Da parte di noi sindaci e delle amministrazioni locali, massima apertura e disponibilità per tutte le eventuali esigenze che si presenteranno nelle prossime settimane».