Il 7 gennaio prossimo, salvo ulteriori sorprese legate ad una nuova inversione della curva (decrescente) dei contagi, il 75% degli studenti che attualmente sta seguendo le lezioni da casa tornerà tra i banchi di scuola.
Con la circostanza si ripresenterà il problema, a quanto pare irrisolto, dei trasporti. I mezzi pubblici sono infatti considerati tra i maggiori veicoli del Covid, perché a bordo, soprattutto quando affollati, è complicato rispettare il distanziamento sociale, gli impianti di areazione non sono adeguati, si generano assembramenti alle fermate.
Sul punto la consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli ha scritto ai prefetti di Campobasso e Isernia. Lo ha fatto perché – sostiene – il presidente della Regione e l’assessore al remo hanno puntualmente eluso i suoi appelli.
«Ho chiesto – spiega la capogruppo dem in Consiglio regionale – ai prefetti di Campobasso e Isernia, sempre sensibili, che, al più presto per i diversi territori, venga convocato il Tavolo di coordinamento trasporti per la ripresa della scuola in presenza».
L’augurio di Micaela Fanelli «è che tutte le parti interessate possano riunirsi per far fronte all’immobilismo della giunta regionale, questa volta messo di fronte a un obbligo previsto dall’ultimo Dpcm».
La consigliera chiede in sostanza «un confronto teso a conoscere le esigenze degli istituti scolastici presenti sul territorio e, in base a ciò, avviare un coordinamento immediato per garantire l’applicazione di tutte le norme anti-contagio per i mezzi di trasporto che, da gennaio, torneranno a essere utilizzati da numerosi studenti pendolari della regione.
Quello che oggi rammarica, ancora una volta, è che la giunta regionale sarà chiamata a risolvere una criticità su cui da tempo avrebbe dovuto invece concentrare i propri sforzi e il proprio operato, senza attendere l’obbligo di una disposizione nazionale».

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