Lo avevano chiesto i commercianti che dalla seconda ondata sono stati penalizzati, con le chiusure anticipate o disposte per il weekend dal dpcm in vigore, senza poter contare sui ristori previsti per le zone rosse: nuovi avvisi regionali con criteri diversi di elaborazione delle graduatorie degli ammessi al contributo. Diversi, cioè, dall’ordine di arrivo. Quindi diversi dal click day ordinario.
Proposta, questa, che il comitato dei piccoli e medi imprenditori del commercio hanno avuto modo di avanzare al governatore Toma e che ora trova spazio nella delibera di giunta regionale contenente il pacchetto di aiuti alle pmi colpite dalla crisi Covid.
È stata approvata nella seduta dell’esecutivo di martedì sera, su proposta dello stesso Toma. Il provvedimento attiva 24,2 milioni di euro per sostenere la ripresa economica delle Pmi colpite dagli effetti del Covid-19. Nello specifico, sono previsti 14,2 milioni di euro per l’avviso a favore delle imprese con fatturato dell’anno 2019 pari o minore a 200mila euro (con una riserva di 4 milioni per le imprese nate a far data dal 1° gennaio 2020 e attive alla data del dpcm 24 ottobre 2020, sono circa un migliaio le startup, che fin qui erano state escluse dai contributi anche nazionali e però come le altre hanno subito le conseguenze del lockdown e delle limitazioni successive). Inoltre, altri 10 milioni costituiscono la dotazione dell’avviso per le imprese con fatturato, realizzato nel 2019, superiore a 200mila euro.
Le risorse saranno attivate attraverso la riedizione degli avvisi pubblici dello scorso maggio 2020, pubblicati nella prima fase della pandemia e suddivisi sempre in ordine al fatturato (inferiore o superiore ai 200mila euro). E, precisazione importante, non potrà parteciparvi chi è già beneficiario di quelle sovvenzioni.
Con i nuovi avvisi, però, ci saranno alcuni correttivi. In particolare, per le imprese con fatturato pari o inferiore a 200mila euro, sarà necessario prevedere meccanismi in grado di superare il criterio dell’ordine d’arrivo quale unico parametro di ordinamento delle domande ai fini dell’attribuzione del contributo, dando priorità al reddito imponibile d’impresa o professionale desunto dalla dichiarazione dei redditi 2019 presentata all’Agenzia delle Entrate, ordinandole quindi per reddito crescente.
«Un importante intervento – afferma il presidente della Regione – che darà respiro alle imprese del nostro territorio in un periodo, non semplice, nel quale siamo alle prese con gli effetti della seconda ondata della pandemia».
«Una dimostrazione concreta – sottolinea Toma – di come questo governo regionale sappia ascoltare il territorio, recepire suggerimenti e indicazioni, concertare le azioni da mettere in campo. Un metodo, del resto, che ci ha contraddistinti da quando ci siano insediati e che, nei fatti, sarà sempre al centro della nostra azione politico-amministrativa».