Vale quasi 130 milioni di euro il progetto più grande finanziato col Cis Molise. Per lo “sviluppo turistico lungo i tratturi molisani” si sono messi insieme 59 amministrazioni comunali, quella di Campodipietra è capofila, e un consorzio di bonifica. Il progetto ne contiene altri 107 e oltre la metà (61) riguarda aree o tracciati tratturali.
L’approvazione formale, in prefettura a Campobasso l’11 ottobre 2019. Per la sottoscrizione del Contratto di sviluppo c’erano il premier Conte, l’ad di Invitalia (soggetto attuatore) e i Comuni e gli enti interessati. C’era anche il governatore Toma, ma la Regione non era fra i firmatari.
Solo che i tratturi fanno parte del suo demanio, quello armentizio in particolare, e sono tutelati da leggi nazionali ma pure regionali. È anche su suolo demaniale che si vogliono realizzare strutture ricettive, aree sosta camper e laboratori artigianali.
Per questo, da settembre 2020 è cominciata una fitta interlocuzione epistolare fra il dirigente del Demanio Di Muzio e l’ente capofila. Interlocuzione terminata con la delibera di giunta 10 del 26 gennaio scorso. Prima del provvedimento, il governatore Toma ha fatto presente a Invitalia per il riconoscimento della Regione come soggetto destinatario degli interventi del Cis, quindi una rettifica degli allegati.
In una riunione del 24 novembre si è convenuto di risolvere attraverso la sottoscrizione di un accordo fra Regione Molise e Comune di Campodipietra con cui individuare un sub intervento di competenza di Palazzo Vitale e denominato “recupero e valorizzazione dei tracciati tratturali del Molise Demanio regionale”.
E questo stabilisce la delibera del governo Toma, istruita dalle strutture e dal dipartimento di competenza dell’assessore Niro: approvare lo schema di protocollo fra Regione e Comune per l’intervento sui tratturi, individuando il sub intervento di competenza dell’ente di via Genova e di attivare le procedure per aggiornare il programma degli interventi del Cis Molise.
Tra le altre cose, la bozza di intesa prevede che il Comune capofila sottoponga alla preventiva valutazione del dipartimento Governo del territorio della Regione (che lo deve approvare) il documento di programmazione di ogni intervento che ricada su aree tratturali di proprietà regionale. Inoltre, la Regione «considerato il cronoprogramma attuativo dell’intervento approvato dal Cis Molise per la realizzazione delle opere, provvede all’autorizzazione alla esecuzione delle opere sulle aree di sua proprietà su richiesta dell’Ente capofila, previa verifica della completezza della documentazione e degli adempimenti procedurali». r.i.