Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, far ripartire l’Italia attraverso il Recovery plan e sguardo rivolto alle giovani generazione. Ai ragazzi a cui, aveva detto al Meeting di Rimini qualche mese fa, bisogna dare di più rispetto ai sussidi. Perché i sussidi finiscono.
Mario Draghi, governatore di Bankitalia e poi capo della Bce che ha salvato l’euro come aveva promesso a Londra bel 2012 a qualunque costo, ha accettato l’incarico di Mattarella per dar vita a un governo istituzionale che non abbia alcuna connotazione politica, con riserva. Ma in realtà nei quattro obiettivi che ha declinato fra l’emozione e un sorriso – il primo da un rappresentante pur se solo incaricato di governo da mesi – si è intuita la decisione: tratto caratteriale del presidente Bce del ‘bazooka’ ma pure probabilmente specchio di una situazione che al Quirinale è più chiara e strutturata di quanto sembra fuori.
«È un momento difficile. L’emergenza richiede risposte all’altezza. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti emerga unità», ha detto l’uomo del whatever it takes. Che, volendo, è la versione basata sull’ottimismo della volontà dell’appello di Churchill nell’ora più buia.
Il presidente incaricato è stato dai presidenti delle Camere e ha avuto poi un colloquio di oltre un’ora col premier uscente Giuseppe Conte. Infine, di nuovo a Montecitorio per un sopralluogo in vista delle consultazioni che cominciano oggi.
«Quella del voto su Rousseau e una ipotesi da non trascurare. Ovviamente dico ipotesi perché dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo», così il capo politico di un Movimento 5 Stelle in forte ebollizione.
«Ribadiamo con coerenza che la strada maestra sono le elezioni. Se il professor Draghi ci incontrerà andremo ad ascoltare, a proporre e a valutare. Non abbiamo pregiudizi», ha detto invece il leader della Lega Matteo Salvini. Ma le posizioni all’interno del centrodestra appaiono variegate. Per Giorgia Meloni al massimo ci si può astenere.
Intanto il Pd ha chiamato 5s e Leu, Zingaretti ipotizza una proposta comune.
Draghi ha già convinto i mercati: chiusura a +2,09%, futures in volo e spread in calo fino a quota 105 punti.

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