CAMPOBASSO. Il dopo Giustini è ormai discorso avviato. E sulla ‘successione’ al ruolo di commissario ad Acta per la Sanità molisana si registra la convergenza di Pd e Movimento 5 Stelle (e anche di Leu). No corale all’ipotesi che il ruolo venga affidato al presidente della Regione in carica. Insieme hanno inviato lettere ufficiali ai ministeri competenti perché l’ipotesi Toma commissario non si faccia concreta. I pentastellati, come annuncia l’onorevole Antonio Federico, hanno chiesto formalmente al Governo la sostituzione del commissario ad acta Giustini e della sub Ida Grossi e che la nuova struttura commissariale abbia controllo diretto sulle nomine e sulle attività dell’Asrem. «È accertato che in Molise non è stato attuato quanto contenuto nel Decreto Rilancio, non sono stati attivati i posti letto strutturali previsti, non è noto come siano stati impiegati i milioni stanziati dal Governo, non è stato fatto nulla per riorganizzare la rete ospedaliera né per potenziare la rete sanitaria territoriale, sono state registrate carenze sui percorsi e difficoltà sull’adesione ai protocolli anti Covid. Criticità tutte imputabili, a vario titolo, al dg Asrem Florenzano, alla struttura commissariale e al presidente di Regione, nelle vesti di capo della Protezione civile, Toma». Un modello gestionale – quello molisano – dove si accavallano troppi livelli di responsabilità, minato irrimediabilmente da polemiche, veti incrociati, attacchi che hanno confermato la sua inadeguatezza sostiene ancora il parlamentare pentastellato che arriva al punto. «Riteniamo del tutto improponibile l’ipotesi della nomina di Toma a Commissario per la sanità. Il Governo nazionale ha il dovere di intervenire subito per il bene del Molise, senza perdere altro tempo». Gli esponenti dem in Consiglio regionale, il segretario del Pd Vittorino Facciolla e la capogruppo Micaela Fanelli, rinforzano il concetto. «Impediamo a Toma di mettere le mani sulla Sanità – spiegano -, che la persona che è parimenti responsabile e che ha contribuito a creare questo disastro possa ricoprire ruoli che gli consentano di perpetrare altri danni a discapito del Molise e dei molisani. Insieme ai 5 Stelle e Leu, abbiamo già inviato una missiva al Presidente del Consiglio, al Ministero della Salute ed al Mef per far presente quanto sta accadendo in Molise e per impedire a Toma di mettere le mani ancora una volta sulla nostra sanità devastata». L’ospedale da campo ancora vuoto e il triste primato del Molise – prima in Italia fra le regioni che ricorrono alla Cross, il sistema posto in essere dal Ministero della Salute per trasferire i pazienti fuori regione – sono, per i due esponenti Pd, solo l’ultimo atto di un disastro annunciato.