Alla vigilia della sfida che deciderà il candidato premier del centrosinistra arriva il segnale che tutti aspettavano. Il sindaco di Firenze tende la mano al segretario del Pd e con un tweet ieri lo ha invitato a prendere un caffè. Dopo giorni di dichiarazioni che hanno fatto salire la tensione tra le due fazioni il tono di Renzi si fa disteso. Qualche ora dopo arriva la risposta conciliante di Bersani”Anche un pranzo quando c’è l’occasione. Siamo tutti una grande squadra” spiegando però che per un “problema logistico” bere il caffè insieme non è possibile: “Come si vede siamo tutti in tournée”. Quindi torna sullo spinoso tema delle regole: “Matteo ha opinioni diverse. Ma sono sicuro che in queste ore maturerà l’intenzione di rispettarle”. Infine, chiude: “A Renzi dico: in bocca al lupo”. A poche ore dal ballottaggio Renzi chiude le ostilità: “Abbiamo fatto un bellissimo percorso, non permettiamo di rovinarlo all’ultimo miglio”. Infine promette di non gridare ai brogli se vincerà Bersani. Una tregua che serve anche in Molise dove la partita è altrettanto sentita perché in ballo non ci sono solo le politiche ma anche le regionali. A conferma del clima che si era creato in questi ultimi due giorni soprattutto per la richiesta dei renziani di aprire le porte a tutti, anche a quelli che non si erano registrati al primo turno,oggi (si vota dalle 8 alle venti) saranno rafforzati i controlli. In occasione del ballottaggio del centrosinistra “adeguati servizi di ordine, vigilanza e sicurezza” saranno garantiti su tutto il territorio nazionale . Una circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero degli Interni invita prefetti e questori a mettere in atto misure adeguate “affinché tutto si svolga regolarmente e si prevenga ogni illegalità o azioni di disturbo” per garantire “la piena libertà e il regolare svolgimento” delle operazioni. La circolare prevede “accurate ispezioni e verifiche nelle località limitrofe e adiacenti” alle sedi di voto. In particolare, sono previsti servizi di “prevenzione e sicurezza” nelle zone vicine alle sedi dei comitati promotori di Renzi, Bersani e ‘‘‘‘Italia.Benecomune’, dove dal pomeriggio potrebbero radunarsi simpatizzanti creando assembramenti. L’attenzione alla sicurezza è dunque alta per la giornata di ballottaggio anche se il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri ha ribadito: “Non abbiamo timori particolari”.
Votanti – Qualche richiesta pare sia arrivata addirittura su fogli prestampati, poche quelle che avevano tutti gli elementi necessari per l’ammissione. Tanto rumore per nulla. Almeno in Molise il fenomeno delle truppe cammellate, paventato ormai da settimane dai media nazionali, non ha trovato terreno fertile. Contenuto il numero delle richieste inviate agli uffici preposti per partecipare al secondo turno delle primarie del centrosinistra: centoventi a Campobasso e appena 20 a Isernia. Ancor meno quelle ammesse dagli appositi ‘‘‘‘giudici’ ai quali è stato affidato l’arduo compito di verificare i ‘‘‘‘reali impedimenti’ da quelli ‘‘‘‘fasulli’ dichiarati da gente reclutata per l’occasione. “Sono arrivate richieste con le scuse e le motivazioni più svariate – dicono dal Pd – ma al momento della cernita non abbiamo avuto dubbi su chi eliminare. Ci siamo basati molto sulla data dell’iscrizione: su chi non aveva provveduto entro il 25 novembre è chiaro che abbiamo avuto forti sospetti”.