Il risultato complessivo è noto: 1.180 i posti letto del Molise, 730 quelli assegnati agli ospedali pubblici e 450 ai privati. Per la rimodulazione della rete ospedaliera il commissario ad acta Filippo Basso ha preso come base la bozza predisposta dal suo predecessore Mario Morlacco (e consultabile nella nostra sezione Inchieste) e come riferimento i nuovi standard definiti dalla spending review. Dunque: al Cardarelli sono assegnati 357 posti letto (309 per acuti, 48 per lungodegenza e riabilitazione). Il presidio Termoli-Larino ne avrà 174, al Vietri restano 30 posti (18 per riabilitazione, 12 per lungodegenza). Il presidio Isernia-Venafro-Agnone avrà 199 posti letto. Così distribuiti: 140 per il Veneziale, 29 per il Ss Rosario (riabilitazione e lungodegenza) e 30 al Caracciolo (10 medicina, altrettanti rispettivamente per lungodegenza e riabilitazione). Ma tutto questo avrà un costo anche economico, oltre che sociale e politico. Gli edifici di Larino, Venafro e Agnone dovranno essere riconvertiti per contenere Rsa, ospedali di comunità e presidi territoriali di assistenza. Il costo è stimato in 31,8 milioni di euro (a cui si aggiungono i 2,6 già attivati). Gli stabilimenti di Isernia, Termoli e Campobasso invece hanno bisogno di un adeguamento molto più significativo (sismico e funzionale), secondo la struttura commissariale, che nel piano 2013-2015 stima in 128 milioni l’investimento totale da sostenere. Poi Basso aggiunge che “i notevoli costi di intervento necessari per conseguire l’adeguamento sismico e funzionale dell’ospedale di Isernia porta a privilegiare la scelta della realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero, moderno e sismicamente adeguato, posto tra Isernia e Venafro, con riconversione degli attuali Presidi Ospedalieri. Da uno studio mirato alla localizzazione della struttura, il nuovo complesso ospedaliero, potrà essere posizionato tra le città di Isernia e Venafro, in una zona semi-urbanizzata del territorio Comunale di Monteroduni”. Come già previsto da Morlacco. “L’intendimento è quello di realizzare una struttura all’avanguardia con costi contenuti e con la partecipazione di capitale privato nella realizzazione del progetto. I costi per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero – si legge a pagina 149 del Psr- sono stimati in circa 55 milioni per circa 120 posti letto”.