Spunta in un emendamento al collegato al bilancio. Le opposizioni puntano il dito: un altro mutuo sulle spalle dei molisani. Lo collegano al maggiore disavanzo già formalmente coperto con il piano di rientro approvato dal Consiglio lunedì.
«Il presidente (Toma, ndr) sa bene che è altamente improbabile che rientrino quelle somme, almeno non nei tempi previsti. Ne è talmente convinto da essere pronto a siglare un nuovo mutuo, che penderà sulle teste dei nostri figli. È infatti già pronto un emendamento alla manovra di bilancio, per autorizzare la giunta alla stipula», accusano i 5 Stelle.
Si «Proposta che il collegio dei revisori avrebbe certamente bocciato, se lo avesse saputo, visto il parere negativo già espresso anche a causa di forti indebitamenti per la Regione. Indebitamenti “per colpa dei miei predecessori” ci tiene ogni volta a precisare il presidente della giunta attuale che ora potrà spiegare ai cittadini come mai ha pensato di contrarre un mutuo di 40 milioni», aggiunge l’ex governatore Michele Iorio. che poi stigmatizza la scelta di affidare alla giunta la decisione su cosa farci, secondo lui dovrebbe essere appannaggio del Consiglio.
Ma cosa dice l’emendamento incriminato? «Nell’anno 2021, per spese di investimento specifiche relative al triennio 2021-2023, la giunta è autorizzata alla contrazione di mutui o a ricorrere ad altre forme di indebitamento, con oneri a carico del bilancio regionale, per un importo massimo di 40 milioni».
Primo firmatario l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Niro, che spiega come l’operazione sia legata al piano di investimenti a sostegno delle opere ritenute prioritarie dai Comuni, piano su cui c’è stata un’intesa fra Regione e Cassa depositi e prestiti. Nel 2019 un avviso a cui i Comuni risposero segnalando gli interventi, per la viabilità o l’istruzione. Fabbisogno complessivo, 85 milioni. L’iter si è fermato per la pandemia ed è stato riavviato da poco, una metà rischiava di restare scoperta. «Non è per coprire i debiti fatti da altri – sottolinea Niro – E le rate saranno coperte con la ricontrattazione di mutui. Abbiamo approfittato dei tassi vantaggiosi di Cdp come avvenuto in Friuli e in Emilia Romagna. Basta leggere il testo: è un segnale di attenzione concreta, finalmente, agli enti locali affinché possano riavviare le opere pubbliche. Il resto è demagogia politica».
ppm