La data delle elezioni ancora non c’è. Ma il ministro Cancellieri ieri ha chiarito: “Nella penultima o nell’ultima domenica di febbraio si potrebbe votare per le politiche e per le regionali in Lombardia e Molise, mentre per il Lazio c’è una sentenza del Tar che per ora impone il voto il 3 e 4 febbraio. Quanto alla possibilità di accorpare regionali, politiche e amministrative, ha proseguito la titolare del Viminale, “ci stiamo ragionando per verificare se ci sono le condizioni o meno. Certamente ci sarà l’accorpamento di politiche e regionali di Lombardia e Molise. Per quanto riguarda le comunali – ha aggiunto – ci sono contatti con l’Anci e con i Comuni”. Quanto al Lazio, ha detto ancora il ministro, “se il Tar decidesse per un’altra data – e il Codacons lo ha chiesto espressamente con un altro ricorso, ndr – saremmo ben felici di adeguarla all’election day”. In Molise centrodestra e centrosinistra, invece, aspettano. Senza ricorsi, al momento. Solo Di Pietro riscalderà ancora il clima mercoledì durante il question time e ha annunciato che è disposto a denunciare il governo per omissione d’atti d’ufficio se non indirà le consultazioni. Tornando al Pd e alle primarie, ieri mattina il segretario regionale del Pd Danilo Leva ha incontrato la delegazione di Libertà e Giustizia e La Fonte, che hanno chiesto con insistenza di organizzare le primarie per la leadership. “Quella forma di partecipazione è nel nostro Dna – ha spiegato Leva -, dunque l’approccio è assolutamente positivo. C’è un solo problema, l’incertezza sulla data del ritorno alle urne”. Perché, appunto, miracoli non se ne possono fare. Soddisfatti comunque i due movimenti: “Siamo sicuri che il Pd, che, come Leva ci ha detto, ha deliberato all’unanimità di indire le primarie, sarà in grado di risolvere questo eventuale problema, nella consapevolezza che, senza primarie, il centrosinistra non sarà in grado di assicurare quell’unità di cui ha bisogno per vincere le sfide future”. Grande Sud, come ha fatto il Pdl con Fitto, ha nominato un delegato speciale per organizzare la campagna per le regionali. Si tratta di Angelo Todaro, come reso noto dal leader del movimento Gianfranco Miccichè.

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