Il sindaco di Guardiaregia, Fabio Iuliano, nei giorni scorsi ha adottato una nuova ordinanza per prorogare la limitazione del consumo di acqua potabile per usi impropri e non strettamente domestici.
La precedente disposizione, adottata a fine luglio, era scaduta il 31 agosto scorso, mentre l’ultima ordinanza resterà in vigore fino alla metà di ottobre.
La necessità di adottare un nuovo provvedimento di limitazione del consumo idrico da parte del primo cittadino guardiolo è scaturita dal fatto che durante il mese di agosto c’è stata una persistenza dello stato di siccità che di fatto ha notevolmente abbassato la falda idrica con la conseguente impossibilità di rimpinguare i serbatoi di accumulo che alimentano la rete idrica comunale.
«La carenza idrica durante la stagione estiva dipende anche dall’elevato consumo, a volte indiscriminato ed improprio, da parte degli utenti – ha sottolineato il sindaco -, che con un eccessivo e continuo prelievo di acqua per uso irriguo, non consentono il raggruppamento di un livello di accumulo dell’acqua nei serbatoi principali, sufficiente a garantire il rifornimento alle zone più critiche del paese».
L’urgente necessità di non utilizzare l’acqua per innaffiare giardini e aiuole private, in considerazione delle elevate temperature registrate nell’ultimo periodo al fine di garantire un costante approvvigionamento idrico per uso igienico-sanitario e domestico alla popolazione e la necessità di regolamentare un più appropriato uso dell’acqua della rete idrica comunale per evitare eventuali gravi disservizi che potrebbero creare notevoli disagi alla popolazione, ha portato il sindaco Iuliano ad adottare l’ordinanza diretta appunto a regolamentare un più appropriato uso dell’acqua della rete idrica comunale.
L’ordinanza, che porta il numero cronologico 27, vieta quindi in via cautelare, con decorrenza immediata e fino al 15 ottobre prossimo, di utilizzare l’acqua potabile per usi diversi da quelli igienico-sanitari e domestici e in particolare per il lavaggio di autoveicoli, per il lavaggio di spazi ed aree private, per l’irrigazione di orti e giardini, nonché per ogni altro uso improprio che comporti prelievi anomali dagli acquedotti comunali.
I trasgressori saranno assoggettati al pagamento di una sanzione amministrativa che va da 50,00 a 500,00 euro. Al Comando di Polizia locale ed alle forze dell’ordine è demandato il controllo per il rispetto dell’ordinanza.