Il governatore Donato Toma ‘cerca’ il presidente di Molise Acque. Giovedì la deliberazione di giunta, ieri sul Burm è stato pubblicato l’avviso per reperire le disponibilità.
Attualmente commissariata e guidata dal dirigente regionale Massimo Pillarella, l’azienda speciale che si occupa della gestione delle risorse idriche dunque si avvicina alla ricostituzione degli organi, presidente e Cda. La nomina del presidente del Cda tocca al capo dell’esecutivo di Palazzo Vitale.
L’avviso scade entro il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione sul Burm, quindi il 3 luglio. Entro e non oltre quel giorno, gli interessati devono far pervenire la propria manifestazione di disponibilità e volontà a partecipare. A mezzo pec o anche recapitandola a mani, indirizzata come indicato nell’avviso che è consultabile anche online, sul sito della Regione alla sezione del Bollettino ufficiale. Per il vertice dell’ex Erim, Toma e la sua giunta potranno comunque anche indicare un soggetto che non abbia formalmente manifestato la sua disponibilità.
Le nomine negli enti sub regionali saranno un argomento dell’estate 2018. Anche la prima conferenza dei capigruppo ha infatti indicato «l’iter amministrativo per i conferimenti, da parte del Consiglio, di incarichi amministrativi negli enti, negli istituti e nelle aziende dipendenti dalla Regione» fra i processi che è opportuno attivare.
Proprio una nomina, secondo indiscrezioni di palazzo, sarebbe sotto la lente in questi giorni. Quella del Cda di Finmolise che l’ex presidente Paolo Frattura ha ricostituito l’11 aprile scorso. A 11 giorni dalle regionali. Filomena Iapalucci (presidente), Paolo Verì (consigliere delegato) e Giovanni Levba (consigliere): questo l’attuale board. La domanda che gli avversari di Frattura posero già all’epoca è se l’ex governatore, in carica con l’esecutivo per l’ordinaria amministrazione, poteva designare il Cda di una società partecipata. Se quell’atto è di ordinaria amministrazione, in pratica. Appena insediatosi, secondo quanto trapela da via Genova, Toma avrebbe inviato all’attenzione dell’avvocatura regionale tutte le delibere del governo precedente a partire dalla fine della legislatura e fino alle nuove elezioni chiedendo di verificare la compatibilità con il periodo di interregno. L’attenzione maggiore si appunterebbe proprio sul rinnovo del vertice della finanziaria regionale.