La nuova legge sulle risorse idriche, approvata giovedì da Palazzo D’Aimmo, riconosce «l’acqua come bene pubblico inalienabile», di cui la Regione deve garantire «l’accesso individuale e collettivo» quale «diritto inviolabile di ogni persona».
In quanto «bene comune pubblico, l’uso dell’acqua non è assoggettabile a finalità lucrative ed è ispirato al risparmio e alla rinnovabilità della risorsa per non pregiudicare il patrimonio idrico, l’integrità e la vivibilità ambientale, i processi geomorfologici e gli equilibri idrogeologici».
In ottemperanza del decreto legislativo 152 del 2006, il testo istituisce l’Egam, ente di governo dell’ambito del Molise, a cui è riconosciuta personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia organizzativa, amministrativa e patrimoniale. All’Egam partecipano tutti i Comuni ricadenti nell’ambito. L’ente esercita le competenze spettanti agli enti locali in materia di gestione delle risorse idriche, compresa la programmazione delle infrastrutture idriche e l’organizzazione territoriale del servizio idrico integrato. Sarà gestito dai seguenti organi: presidente, Comitato d’Ambito, Assemblea territoriale di Bacino.
Il presidente, che dura in carica tre anni, è eletto dal Comitato d’Ambito e ha funzioni generali di impulso, indirizzo e coordinamento degli organi e dell’Egam. Il Comitato d’Ambito è costituito dai sindaci dei Comuni di Campobasso, Isernia, Termoli, Boiano e Venafro e da nove componenti, ciascuno dei quali espressione di un bacino ottimale corrispondente a ognuno degli ambiti definiti dalla legge regionale 1 del 27 gennaio 2016. Il Comitato svolge funzioni di indirizzo e di alta amministrazione dell’Egam quali ad esempio la definizione degli standard qualitativi del servizio, la scelta della forma di gestione dello stesso servizio e l’approvazione dei progetti delle nuove opere e dei nuovi interventi previsti dal Piano d’Ambito che, a sua volta, è approvato dallo stesso organismo ed è redatto tenendo conto delle proposte formulate dalle Assemblee territoriali, dagli indirizzi della Regione e dalle direttive dell’Autorità di distretto idrografico territorialmente interessate. L’Assemblea territoriale di bacino, costituita in ogni bacino ottimale, è composta dai rappresentanti di tutti i Comuni che fanno parte del bacino. Elegge il rappresentante al Comitato d’Ambito e, tra le altre competenze, propone l’elenco degli interventi e le relative priorità da individuare nel Piano di ambito o negli altri piani operativi per il territorio di competenza.
La legge, inoltre, prevede che l’Egam «affidi la gestione del servizio idrico integrato nelle forme consentite dall’ordinamento giuridico valutando prioritariamente la possibilità di realizzare, nei limiti consentiti, un affidamento in house». Quindi, «fatta salva la funzione di scelta della forma di gestione del servizio idrico attribuita agli enti locali», Molise Acque è «autorizzata a partecipare all’eventuale costituzione con i Comuni di una società in house per la gestione del servizio idrico regionale, mediante partecipazione minoritaria di capitale non superiore al 49%».