IORIO. Sono 37 i Comuni che attendono ancora il ristoro delle spese sostenute per fronteggiare l’emergenza neve del 2012. Il loro appello al governo Frattura finora non ha sortito effetti. A dar loro manforte, i consiglieri regionali di centrodestra con un’interrogazione al presidente della Regione.
Fu proprio il governo Iorio, cinque anni fa, a dichiarare lo stato di emergenza autorizzando così ogni iniziativa tesa ad evitare e o risolvere situazioni di pericolo. Oggi parla di «silenzio assurdo» del suo successore.
«Il computo delle spese – precisa l’allora capo dell’esecutivo – fu concordato con la Protezione civile nazionale secondo parametri precisi e riscontrabili». Il Ministero autorizzò con decreto del 28 settembre 2012 una spesa di circa 2 milioni di euro e assegnò un milione e 115mila euro, incassati dalla Regione ad aprile 2013. A maggio di quello stesso anno, prosegue Iorio, l’Agenzia di Protezione civile procedette ad emettere i mandati di pagamenti per i primi 66 Comuni. «Il governo Frattura non doveva fare altro che farsi dare dallo Stato la restante cifra di 850mila euro circa e pagare i Comuni e conseguente le imprese. Invece da maggio 2013 non si hanno più notizie in merito. I sindaci chiedono lumi e nessuno risponde. Le imprese, invece, sono quelle che pagano dazio per questo totale immobilismo di un centrosinistra sempre più incentrato sui problemi interni di coalizione piuttosto che nell’affrontare le situazioni per le quali sono stati eletti».
Con l’interrogazione, gli esponenti della minoranza chiedono al governatore di sapere «se la restante somma pari a 845.678,27 euro è stata riscossa dalla Regione Molise essendo ormai passati altri quattro anni da quel 2013; se ancora non viene riscossa, cosa è stato fatto dal governo regionale per ottenere l’importo dovuto dal Ministero competente, visto anche il susseguirsi di governi della stesso colore politico; come intende comportarsi il governo regionale nei confronti dei 37 Comuni che chiedono la riscossione di un loro diritto viste le parole di Paolo di Laura Frattura che nel 2013 annunciava: “Le restanti somme, per un importo di 845mila 678,27 euro saranno trasferite non appena da noi riscosse, con la puntualità, la regolarità e la celerità che dobbiamo ai nostri Comuni e ai nostri numerosissimi imprenditori che ancora aspettano il pagamento per il lavoro prestato con lo sgombero neve un anno e mezzo fa”».
FRATTURA. «Il silenzio vergognoso è sempre preferibile alle dichiarazioni ridicole e mendaci, il consigliere Michele Iorio dovrebbe tenerne conto».
Non si fa attendere la replica del presidente Frattura al suo predecessore sull’emergenza neve 2012. «Delle due l’una: o Iorio non sa come stanno per davvero le cose, o mente sapendo di mentire. Quello che lui sostiene in relazione a 850mila euro che noi non avremmo ancora riscosso dal governo centrale, è falso. Tutto quanto la Protezione civile nazionale ci ha riconosciuto – spiega Frattura – è stato riscosso e anche trasferito agli enti locali interessati “con la puntualità, la regolarità e la celerità”, che contraddistinguono ogni nostra azione, a dispetto della facile ironia che l’ex presidente Michele Iorio prova a fare nei nostri confronti».
Poi la contro-accusa: Iorio con decreto 22 di febbraio 2012 autorizzò i presidenti delle Province e i sindaci di tutta la regione «a spendere quanto loro ritenessero necessario per fronteggiare l’emergenza di allora. Conti senza l’oste e con la consapevolezza che l’oste potesse essere distratto. Senza, tra l’altro, stanziare risorse proprie.Non a caso nello stesso provvedimento all’articolo 4 Iorio, evidentemente sospettando che il governo potesse contestargli una spesa eccessiva, precisava che “gli oneri derivanti per l’attuazione di tutte le iniziative necessarie al superamento dello stato di emergenza” sarebbero stati “a carico del bilancio regionale e individuati con successivo provvedimento”. Tradotto: Iorio ha autorizzato una spesa per un totale di circa 12 milioni di euro senza avere certezza e contezza di quanto gli sarebbe stato riconosciuto a livello centrale, senza avere in tasca soldi regionali e senza adottare poi l’atto successivo con cui aveva garantito copertura completa». Quindi, ancora il capo della giunta, la Protezione civile nazionale «ha quantificato i danni in 1,96 milioni di euro e stanziato 1,858 milioni, trasferendo subito una prima quota di 1,115 milioni e poi i restanti 743mila euro, la somma che secondo Iorio non avremmo riscosso. Magari si è distratto, ma sono stati già assegnati da noi ai Comuni che reclamavano il ristoro. Parallelamente rispetto agli oltre 10 milioni di spesa autorizzata da lui, la Regione è riuscita all’epoca a liquidare soltanto 1,6 milioni. Poi nient’altro. Ai nostri enti locali – conclude il governatore – restano da erogare 8,5 milioni di euro e noi, non Michele Iorio, stiamo lavorando alla soluzione di questo problema come di tutti gli altri che lui ha creato al nostro Molise».
una volpe non mai smette di mangiare galline, e di volpe ce ne sono tante in molise