Il costo annuale di un tesserino da pesca è passato da 30 euro a 51,30. E se ciò non bastasse, la Regione ha anche azzerato i fondi per la pesca sportiva.
La denuncia arriva dai 5 Stelle: la tassa annuale per l’esercizio della pesca è stata adeguata con la legge regionale 10/2016. I proventi derivanti sono destinati: per l’80% al ripopolamento della fauna ittica; per il 10% alla realizzazione di infrastrutture finalizzate alla pesca sportiva esercitata da pescatori portatori di handicap o alla ripulitura degli argini fluviali dai rifiuti abbandonati; per il 10% al conseguimento degli obiettivi più ampi previsti nella legge.
Tutti elementi, questi, contenuti nella risposta del governatore Frattura a un’interrogazione dei consiglieri regionali del Movimento. Nella risposta è spiegato inoltre che fino allo scorso anno la materia della pesca nelle acque interne era delegata alle Province. In quel caso – spiegano i grillini – la Regione concedeva agli enti provinciali solo contributi finalizzati al ripopolamento ittico, nonostante la legge prevedesse che quelle stesse risorse potevano servire anche a realizzare altre attività come rimuovere i rifiuti dagli argini, dare contributi alle associazioni, creare strutture pesca per i diversamente abili. «Invece – rimarcano da M5S – non è stato fatto niente di tutto ciò».
Per il 2016, ma per soli cinque mesi visto che dal 1 giugno di quell’anno le competenze sono passate all’ente regionale, la Regione aveva stanziato 33mila euro da destinare alle Province esclusivamente per il ripopolamento ittico. «Purtroppo però, ancora oggi non è possibile sapere se questi soldi sono stati liquidati e, soprattutto, se sono stati utilizzati. Come non è possibile sapere se il ripopolamento ittico sia proseguito anche quando le competenze sono passate dalle Province alla Regione. Così “per fugare ogni dubbio”, nel bilancio previsionale 2017 la Regione Molise non ha previsto alcuno stanziamento neanche per il ripopolamento ittico la cui quota, come abbiamo visto, rappresenta oltre il 80% dei proventi dei tesserini. Il risultato – concludono – è che per quest’anno il fondo destinato alla pesca sportiva è stato praticamente azzerato e che i pescatori ora pagano molto di più per un tesserino in assenza del ripopolamento ittico e senza poter fruire di strutture necessarie. Ma alla Regione tutto questo non interessa».