Rinviate le nomine, se ne discute oggi nella conferenza dei capigruppo per dare concretezza all’intenzione di condividere con le minoranze quelle di garanzia (Garante dei diritti della persona in primis), i lavori del Consiglio regionale si sono concentrati su mozioni e ordini del giorno.
Questo è accaduto ieri pomeriggio. In mattinata, invece, si è svolto un incontro tra la folta delegazione degli ex operai dello Zuccherificio, tornati a protestare davanti a Palazzo D’Aimmo, i capigruppo, il presidente del Consiglio Cotugno e il governatore Frattura. I dipendenti dello storico stabilimento di Pantano Basso che da qualche mese ha chiuso definitivamente i battenti (sul silos non c’è più nemmeno l’insegna) hanno chiesto alla politica di mantenere gli impegni. In particolare, di dare attuazione al piano di ricollocazione che li riguarda approvato con delibera dell’Assise legislativa e che prevede misure di politiche attive (dall’autoimpiego ai tirocini formativi) che possano aiutare la loro ricollocazione. «Siamo troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per lavorare», hanno ripetuto ai giornalisti gli ex dipendenti dell’azienda di Termoli prima di incontrare i capigruppo.
Durante l’incontro uno scambio di idee schietto fra il presidente e i lavoratori sulle responsabilità della chiusura dell’azienda. Comunque, ha spiegato Frattura, sono in fase di ultimazione e pubblicazione i primi bandi: auto impresa e tirocini formativi. In mobilità da cinque mesi, anche per gli ‘ex Zuccherificio’ si apre qualche possibilità, pur se si tratterà di tirocini di alcuni mesi.
Nel pomeriggio la seduta aperta dal ricordo della strage di Capaci. Dopo il rinvio delle nomine sono stati discussi e approvati alcuni ordini del giorno e mozioni.
Approvato a maggioranza l’odg a firma di Cristiano Di Pietro che propone la modifica della normativa nazionale in modo da consentire il prelievo venatorio degli ungulati quattro mesi consecutivi per quattro giornate a settimana. La Regione, ha spiegato il delegato alla Caccia, ha fatto tutto ciò che poteva in base alle sue competenze per risolvere l’emergenza cinghiali. Ma non basta. «La caccia – prosegue Di Pietro – è l’unico strumento efficace per contenere tale specie problematica», ha aggiunto. La legge nazionale, del 1992, è anacronistica. Con l’odg votato da Palazzo D’Aimmo si impegna il governatore Frattura «a proporre in Conferenza Stato-Regioni la modifica dell’articolo 18 comma 1 lettera d) e comma 5 legge 157/92» e il presidente del Consiglio Cotugno a trasmettere la stessa richiesta alle altre Regioni per rafforzare la richiesta nei confronti di Roma.
Ok unanime, invece, alla mozione dei 5 Stelle sui contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico. A disposizione per i molisani ci sono oltre 3 milioni di euro. È stato firmato un protocollo d’intesa tra Anci e Regione per coinvolgere tutti i Comuni molisani e individuare i criteri di distribuzione dei fondi. Prevedeva che «entro sette giorni dalla notifica», ciascun Comune affiggesse l’avviso pubblico o lo pubblicasse nell’albo pretorio. Non tutti i Comuni hanno pubblicato il bando contestualmente, la preoccupazione dei grillini. La mozione impegna Frattura «a verificare la regolarità della procedura e rimediare con tempestività nel caso in cui siano riscontrate anomalie».
Basterebbe applicare quanto previsto nel Jobs act sulle riconversione dei lavoratori i quali però devono accettare di riqualificarsi. È inutile piangere sul latte versato senza impegnarsi concretamente per riconquistare la possibilità di rendersi nuovamente competitivi nel mercato del lavoro, ci vogliono disponibilità , senso di responsabilità e la capacità di impegnarsi anziché piangersi addosso.