Sono stati approvati gli indirizzi operativi per l’avviso pubblico sulle misure destinate a chi è in condizioni di difficoltà economica. Con il nuovo bando da 3 milioni di euro, a valere sul Por Fse 2014-2020, saranno finanziati 909 tirocini della durata di 6 mesi.
«Proseguiamo – spiegano il presidente della Regione Paolo Frattura e l’assessore Vittorino Facciolla – con il nostro governo e la nostra maggioranza, nell’impegno di offrire un’opportunità di ripresa e riscatto sociale ed economico alle persone indigenti e lo facciamo con interventi che mirano a qualificarle per il mondo del lavoro».
Lo stanziamento, sottolineano, è importante e le azioni attivate sono concrete: 909 tirocini destinati ai cittadini appartenenti a nuclei familiari a rischio povertà, con un’attenzione particolare alle persone e ai lavoratori che rientrano nella categoria definita dalla norma svantaggiata. «L’avviso, che pubblicheremo nei prossimi giorni – ancora Frattura e Facciolla –, comprende il coinvolgimento dei nostri sette Ambiti territoriali sociali: a loro il compito di presentare, d’intesa con i Comuni coinvolti, progetti per il finanziamento di tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia dei cittadini e alla riabilitazione».
A ciascun Ambito è assegnato un numero di tirocini attivabili in base alla popolazione residente. Il quadro dettagliato nel box in pagina.
L’età dei potenziali beneficiari è compresa fra i 16 e i 64 anni. Tra le categorie interessate le persone svantaggiate (invalidi fisici, psichici e sensoriali, ex degenti di istituti psichiatrici, tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare e condannati ammessi a misure alternative) e i lavoratori svantaggiati, ossia cittadini che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, che non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale, che hanno superato i 50 anni di età e adulti che vivono soli con una o più persone a carico.
«Abbiamo ampliato – fanno rilevare il presidente e l’assessore – la platea dei beneficiari per coinvolgere anche chi non ha avuto finora accesso al Sostegno nazionale per l’inclusione attiva. Nel nostro intervento rientrano pure persone che non hanno famiglia, molto spesso penalizzate in termini di aiuto da questa loro condizione. Una quota di tirocini poi la destiniamo ai migranti presenti in Molise da almeno 3 mesi: diamo alle persone extracomunitarie l’occasione concreta di una reale integrazione che passa per la formazione e la qualificazione».
Per Frattura e Facciolla «è un percorso costruito con attenzione e risorse certe per abbracciare il maggior numero di cittadini in difficoltà».