Ha la delega a uno dei settori che resta in difficoltà, l’edilizia. La Banca d’Italia, analizzando gli indicatori e le stime Prometeia sull’economia del Molise nel 2016, ha sintetizzato che le costruzioni stentano a ripartire.
E così, Pierpaolo Nagni commenta non solo la performance del comparto edile.
Seppure con piccole percentuali, la crescita dell’attività economica in Molise è proseguita, si legge nel dossier, il Prodotto interno lordo aumenta dello 0,4%. «Un dato in linea con le altre regioni del centro sud e che, seppur piccolo, ci rende cautamente fiduciosi, almeno per l’inversione di tendenza in confronto a qualche anno fa», sottolinea il titolare dei Lavori pubblici.
«Rispetto alla produzione del settore edile – sottolinea poi – essa ha ripreso moderatamente a crescere nel 2016, segnando un piccolo aumento dello 0,2%, ma una significativa inversione rispetto al -18,1 del 2015. E stando ai dati forniti dalle Casse edili regionali le ore lavorate nel settore sono ulteriormente aumentate».
Un elemento di valutazione significativo è quello che indica la differenza di passo in Molise tra edilizia pubblica e privata-residenziale. «Quest’ultima, difatti, vive ancora una fase di difficoltà, con una ripresa molto lenta delle costruzioni e della vendita di immobili, causa prezzi spesso elevati rispetto alle possibilità e un difficile accesso al credito da parte di molti nuclei familiari e giovani coppie. Dall’altro lato, però, i numerosi investimenti pubblici hanno finalmente arrestato quel tremendo vortice che vedeva la chiusura ormai quotidiana di imprese del settore, con la relativa perdita di posti di lavoro», ancora Nagni. Altro dato positivo, l’aumento significativo dell’importo dei lavori appaltati, i bandi pubblicati sono cresciuti del 24,5% rispetto all’anno precedente.
«Sicuramente bisogna lavorare ancora tanto, nella rapida definizione dei diversi interventi in programma e nelle misure di sostegno al comparto, così da stabilizzare ancor di più le nostre imprese affinché possano tornare competitive e lavorare a condizioni accettabili. Sicuramente – conclude Nagni – il governo regionale opererà in questa direzione, consapevole che un assestamento dell’economia edile e la sua definitiva ripresa, genereranno tangibili benefici all’intero sistema economico del territorio».

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