Nota dolente per l’economia molisana, emerge dal Rapporto di Bankitalia presentato mercoledì, il calo significativo di presenze e arrivi nel 2016.
Turismo, grande assente nell’economia regionale: tira così le somme il segretario generale della Uiltucs Pasquale Guarracino. «Bankitalia è stata chiara: il turismo in Molise è un settore che non cresce, a causa del ridotto afflusso di turisti. Di fronte a tale evidenza, come risponderà il delegato regionale al Turismo, Domenico Di Nunzio? Si assumerà delle responsabilità, o partirà per un altro viaggio oltreoceano per promuovere all’estero la nostra regione?», la provocazione del sindacalista.
Che ritiene «assolutamente vergognoso che in tutti questi anni nessuna iniziativa, né una proposta di legge regionale che promuova ed aiuti il settore né tanto meno alcuna pianificazione per una riorganizzazione del settore, sia stata messa in piedi da Di Nunzio, o da chi per lui. Nulla, nulla, nulla».
Il Molise, prosegue, potrebbe vivere di turismo. «Con i nostri borghi, le nostre montagne, le nostre coste: se non ci fosse qualche coraggiosissimo privato che mette in piedi alcune iniziative per invogliare i turisti a venire a scoprire il nostro Molise, niente si muoverebbe. Le istanze delle organizzazioni sindacali volte a mettere in piedi una discussione seria sulla promozione del settore in regione sono cadute nel vuoto. Dirò di più: Di Nunzio non ha mai convocato neppure una riunione per conoscere i rappresentanti sindacali, figurarsi per discutere con loro. Ed allora, non posso non dirlo: io avrei vergogna a percepire lo stipendio del consigliere Di Nunzio, a fronte del totale nulla. Che Di Nunzio mi smentisca pubblicamente, se ciò che dico non è vero. Ed ancora. Come fa il Consiglio Regionale, nelle sue varie composizioni, a non prendere una posizione netta a chiara sulla colpevole, consapevole e dannosa inattività del consigliere Di Nunzio?
Le colpe, in questo caso, sono dell’intera platea istituzionale, nessuno escluso. Ma non è mai troppo tardi per intavolare una discussione seria sul settore, innanzitutto attribuendo le giuste responsabilità a chi non ha saputo svolgere il proprio ruolo, e subito dopo, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti del settore – dagli imprenditori ai lavoratori, dalle associazioni datoriali a quelle sindacali – per recepire le istanze di ognuno in un provvedimento forte e soprattutto di impulso per il turismo nella nostra regione».

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