La maggioranza non è ancora pronta. Non c’è intesa sul nome del futuro Garante dei diritti della persona. Motivo per cui l’argomento è stato rinviato ad altra seduta. E non è stato facile arrivare al voto sulla proposta di Nunzia Lattanzio motivata dalla necessità di approfondire la valutazione dei curricula dei candidati. Le cinque votazioni della passata riunione dell’Assise, andate a vuoto, hanno comunque avviato la fase di votazione e secondo le minoranze questo impedirebbe qualsiasi possibilità di rinvio. Ma la maggioranza ha imposto i suoi numeri.
Non erano all’ordine del giorno, invece, le due leggi approvate nel pomeriggio. A chiederne l’iscrizione e l’immediata discussione Cristiano Di Pietro nel primo caso e Domenico Di Nunzio nel secondo.
La prima norma varata è quella di iniziativa della giunta che modifica la legge di Stabilità 2017 e riduce il taglio del contributo che la Regione versa ai Comuni per il trasporto pubblico locale: solo per il 2017 sarà del 90% e non del 75. Di conseguenza la quota a carico delle amministrazioni municipali passa dal 25% al 10. La proposta è stata approvata con l’astensione dei consiglieri di minoranza Iorio, Fusco, Sabusco (centrodestra), Federico e Manzo (M5S). «Tale decisione – ha spiegato Di Pietro, relatore del testo – prende atto delle difficoltà segnalate dai Comuni, rese più drammatiche dalle minacce di licenziamento e del blocco degli stipendi alle maestranze paventate da alcune aziende di trasporto pubblico urbano». I Comuni interessati sono Campobasso, Termoli, Isernia e Larino.
Il Consiglio ha poi votato all’unanimità un ordine del giorno collegato, presentato dall’ex presidente Niro, che impegna il governatore ad attivarsi presso tutte le sedi istituzionali competenti «per addivenire, in tempi rapidi, ad una revisione dei criteri di riparto del Fondo nazionale del Tpl, superando le modalità attuali a favore di parametri rispondenti alle caratteristiche del nostro territorio e alle effettive esigenze di mobilità dei cittadini, senza generare disparità di trattamento tra le Regioni».
L’altro provvedimento normativo riguarda i lavoratori Gam e autorizza Finmolise ad anticipare alla società partecipata della Regione la quota del Tfr. È stato votato all’unanimità.