Bibliotecaria all’Unimol, candidata col Pd alle comunali di Campobasso nel 2014: è Francesca Carnevale il consigliere delegato di Molise Cultura.
New entry nel Cda della Fondazione, ha preso il posto dell’amministratore Sandro Arco (e della ex consigliera Mogavero). Una figura, quella del consigliere delegato, introdotta dal nuovo statuto dell’ente successivo a quanto previsto dal collegato alla Finanziaria regionale 2017. Vale a dire il passaggio repentino e inappellabile con cui il governatore Frattura di fatto silurò l’ex assessore alla Cultura della giunta Iorio, cancellandone il ruolo.
Con una delibera del 19 luglio la giunta ha ricostituito il Cda. Presidente resta la prof Antonella Presutti, il componente designato dalla Provincia di Campobasso pure è stato confermato (è il dirigente Angelo Fratangelo). Invece di Mariolga Mogavero, capo di gabinetto del governatore Frattura e direttrice del I dipartimento della Regione (che si è dimessa dalla carica), Palazzo Vitale ha poi designato la Carnevale, come componente e consigliere delegato.
Il Cda resta in carica fino alla fine della legislatura. Al presidente, al delegato e ai componenti del consiglio spetta il rimborso delle spese documentate e sostenute in ragione del loro ufficio.
La manovra approvata a fine gennaio vieta di erogare gettoni di presenza o premi di risultato «deliberati dopo lo svolgimento dell’attività e di corrispondere trattamento di fine mandato ai componenti dell’organo amministrativo», stabilisce che organi della Fondazione sono il presidente, il consiglio di amministrazione e il revisore dei conti. E fissa al compimento delle modifiche la soppressione della figura del direttore.
Confermato al vertice di Molise Cultura nonostante i trascorsi ioriani e all’esito di una selezione pubblica, il feeling fra Arco e Frattura pare si sia rotto dopo l’esternalizzazione di servizi, da parte della Fondazione, per 250mila euro. Mai confermata da nessuno dei protagonisti, è la versione che va per la maggiore fra i bene informati. Il motivo ufficiale, fissato nella legge, è il contenimento della spesa. Al massimo, si accredita una rottura del rapporto fiduciario fra il governatore e l’ex amministratore. Al cui posto ora siede, e senza compenso, una più vicina esponente dem. Alle primarie che elessero la segretaria Fanelli era nella squadra di Civati. Non ha seguito l’ex vice segretario Di Giglio nella sua presa di distanza da Fanelli e Frattura. E nell’ultima assemblea del Pd a Termoli ha votato con la maggioranza. ppm

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