“Elenco ex consiglieri percepienti assegno vitalizio” (aggiornato al mese di gennaio 2018). Così c’è scritto sul sito del Consiglio regionale del Molise.
Tra le annotazioni è specificato che gli importi sono lordi. Quindi, nelle tasche degli ex consiglieri regionali finisce qualche euro in meno rispetto alle cifre riportate nello stesso elenco. Quello che non cambia, invece, è quanto costano gli 82 aventi diritto, ovvero, 280.778,70 euro al mese, che per un anno fa 3.369.344,40, a cui vanno aggiunti i costi della reversibilità versata agli eredi (ne hanno diritto i coniugi o i figli fino al compimento del 18esimo anno o se studenti e comunque non oltre una certa età).
Dal 2011 le cose sono cambiate. Da quella data in avanti chi siede nel parlamentino regionale è assoggettato al versamento dei contributi previdenziali come accade per ogni lavoratore del Paese. Parte degli oneri previdenziali li versa il “datore di lavoro”, quindi il Consiglio, parte il consigliere. Va da sé che poiché i compensi mensilmente percepiti (fatta eccezione per i consiglieri del Movimento 5 Stelle) sono elevati rispetto all’operaio – tanto per fare un esempio – della Fiat, le somme messe da parte in cinque anni, al momento della pensione daranno un bell’apporto all’importo percepito.
Intanto il faldone dei vitalizi maturati fino al 2011 i molisani se lo porteranno sulle spalle ancora per tanti anni.
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