Dopo l’azzeramento della giunta, il governatore Toma sta incassando, a mano a mano, il sostegno degli alleati.

Il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, eletto con l’Udc, spiega in una nota che «la dialettica e il confronto tra forze e rappresentanti politici caratterizzano il sistema democratico. Il presidente Toma – aggiunge Micone – è stato eletto dai molisani alcuni mesi fa per attuare un programma di cambiamento e di rinnovamento della politica e della macchina amministrativa regionale, il tutto nel bel mezzo di una crisi economico-sociale di immani proporzioni che investe ormai da anni tutto il Paese».

Il presidente del Consiglio esprime dunque piena fiducia al governatore Toma e «totale condivisione delle scelte effettuate e dell’operato svolto. Il rapporto istituzionale e politico con il presidente della giunta – spiega il capo di Palazzo D’Aimmo – si è contraddistinto, fin da subito, da una forte e sinergica condivisione ed unità di intenti, stretta e leale collaborazione, il tutto in un quadro istituzionale di rispetto reciproco e di riconoscimento di ruoli, funzioni e prerogative dirette alla concretezza, alla ricerca della sintesi e risposte il più possibile corali alle problematiche dei cittadini».

«Le scelte messe in campo dal Presidente Toma – ancora Micone – sono state prese nell’interesse dei cittadini, nel rispetto delle istituzioni e degli elettori e si sono contraddistinte per la sensibilità e la contezza delle problematiche, la capacità di dare pronte risposte, la tenacia di perseguire gli obiettivi prefissati e la conoscenza dei meccanismi politico-amministrativi. Per continuare a fare ciò è necessario un impegno collettivo, per la crescita e lo sviluppo del nostro Molise, che eviti critiche sterili, comportamenti opachi, atti di protagonismo, atteggiamenti ed approcci incompatibili verso un confronto politico e democratico, che parta dal superamento di personalismi, tipici di quella politica autoreferenziale che in passato ha provocato, ed oggi, è la totale responsabile del malcontento e forte risentimento che i cittadini nutrono verso la classe politica. Spesso si dimentica che il politico è chiamato a svolgere un ruolo istituzionale, ma ancor prima ha un impegno morale e sociale come esempio di coerenza, onestà e chiarezza verso la comunità nella sua interezza. Tale compito deve essere svolto non solo a parole, ma attraverso la realizzazione di obiettivi ed ancor più attraverso azioni concrete consone alle istanze richieste dal territorio».

«Sono fiducioso e certo – conclude il presidente del Consiglio regionale – che il governatore Toma, insieme alla maggioranza, dia inizio ad un nuovo confronto, politico e democratico, costruttivo e partecipato capace di apportare preziosi contributi per il bene del Molise e dare una veste più responsabile, chiara e rinnovata di alcuni partiti, che dovranno iniziare a farsi garanti ed a lavorare fattivamente attraverso una politica condivisa e aperta al democratico confronto con tutte le forze politiche, non perdendo mai di vista il vero obiettivo di tutti: il bene del nostro Molise e dei molisani, costoro che hanno chiesto con chiarezza una nuova visione di questa nostra terra che ispiri l’azione del governo regionale al fine di ideare progettualità e programmazioni capaci di generare opportunità reali e concrete da offrire al mondo economico-sociale per un rilancio del sistema Molise nel suo complesso, facendolo tornare ad una visione fiduciosa e positiva nel futuro da cui scaturisca crescita e sviluppo. Con fermezza e stima, chiedo a gran voce al presidente Toma di continuare il lavoro iniziato e svolto egregiamente a passo deciso e fermo».

 

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