Continua la bufera, anzi aumenta di intensità, rispetto alla graduatoria del Cis Molise definita il 9 luglio a Palazzo Chigi. L’ad di Invitalia Arcuri presto potrebbe essere convocato in audizione dalla neonata commissione regionale antimafia, per chiarire vari aspetti e in particolare i sospetti si appuntano sull’iniziativa privata finanziata con 10 milioni di euro e da realizzare a Campitello Matese.
I consiglieri dem Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli chiedono a Toma come si sono espressi i cinque valutatori locali (Regione, Province e comuni capoluogo), se e come ha svolto il ruolo da lui stesso dichiarato di «coordinatore di questi enti» con cui ci sarebbe stato un confronto «sui criteri univoci da utilizzare» e in definitiva di chiedere una modifica anche parziale dell’elenco.
Il Pd punta il dito e accusa: non si sono utilizzati criteri trasparenti, anzi «metodi occulti» e il risultato non poteva che essere questo. Cioè, intere aree fuori dai finanziamenti, risorse stanziate per progetti tutt’altro che cantierabili (era uno dei requisiti indicati ad amministratori e stakeholder nelle riunioni tenute in Prefettura) ma anzi allo stadio della fattibilità, un unico privato finanziato e su cui la politica in maniera bipartisan sta esprimendo dissenso e sospetti.
«Noi avevamo proposto di concentrare il finanziamento su un’unica opera, il miglioramento della Bifernina. Invece qui si danno 130 milioni ai tratturi quando non abbiamo le strade su cui transitare», rileva Facciolla. «Quanti sindaci sono stati sentiti? O si è consentito che ognuno candidasse il suo progetto e prodotto l’ennesima guerra fra poveri», ancora il segretario. Per il quale si è ancora in tempo e «nelle condizioni per poter riservare risorse che servono alle azioni necessarie».
Per Fanelli quella scritta il 9 luglio «è una delle pagine più brutte. Aavevamo chiesto che il Consiglio desse un indirizzo, ci è stato risposto che non era possibile. Ma poi si finanzia un’impresa campana per 10 milioni nello stesso momento in cui per le imprese molisane aumentano le tasse a causa del disavanzo sanitario. Quei 10 milioni si potevano utilizzare per coprire il deficit ed evitare l’incremento fiscale a carico dei nostri imprenditori invece di darli, senza procedure a un’azienda campana. E ricordo – sempre Fanelli – che le nostre aziende faticano a ricevere dai nostri bandi, che hanno procedure trasparenti e complicate, 25mila euro». È stata Fanelli a chiedere a Nola di convocare Arcuri in commissione: «Vogliamo sapere qual è la procedura seguita per i 10 milioni al progetto di Campitello». Progetto già nel mirino del presidente del Consiglio Salvatore Micone che si è chiesto «quale sarebbe la motivazione e il giovamento» da un progetto «presentato da un soggetto privato, di cui sono noti gli antefatti, i fatti ed i misfatti, lo stesso soggetto che negli anni passati ha già avuto modo di occuparsene e nulla ha fatto per la crescita e lo sviluppo di un’area turistica e di impatto economico importante come quella di Campitello Matese?».
Il carico lo mette il sottosegretario alla presidenza della Regione. Entrato per i lavori della IV Commissione, Quintino Pallante fa outing: condivido tutto quello che avete detto. «Non si era mai verificata una cosa del genere – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – Si era partiti dalla condivisione ed è finita nel peggiore dei modi. Senza alcun criterio, peggio di quando si elargivano i fondi a pioggia».
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