«Come è possibile che il ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità, per il periodo di riferimento 28 dicembre 2020 -3 gennaio 2021, non siano in possesso di tutti i dati Covid della Regione Molise, che resta in zona gialla, nonostante l’indice Rt più alto d’Italia?».
La capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli ha predisposto la richiesta di accesso agli atti indirizzata al dg dell’Asrem Oreste Florenzano «per capire come stanno le cose». E si riferisce alla mancata indicazione nel report della zona rossa istituita a Sant’Elia e del focolaio di chirurgia del Cardarelli.
«Numeri che mancano anche per il comparto scuola (non si raccolgono proprio i dati?) e che hanno costretto molti sindaci a mantenere le scuole chiuse, impossibilitati a comprendere la reale situazione sanitaria che sta interessando la popolazione scolastica molisana e che chiederemo all’Asrem di fornirci insieme con tutti gli altri.
Numeri, infine, oltremodo oscuri anche sul versante dei ricoveri, se è vero che il dato si ripete ed è sempre all’incirca lo stesso (circa 60 su 2500 positivi), molto più basso della media nazionale, dove i ricoveri rapportati ai contagi sono circa il 4% e per il Molise è il 2% (Trentino 15%, Veneto 7%) e corrisponde all’incirca al numero delle dimissioni nelle 24 ore».
Fanelli interviene anche sulla campagna di vaccinazione anti Covid «iniziata il 4 gennaio, con un ritardo di otto giorni rispetto a quanto avvenuto nel resto di Italia, che ancora una volta ha esposto la nostra Regione al ludibrio nazionale come fanalino di coda del Paese». E chiede chiarimenti a Toma, attraverso un’interrogazione, in merito al piano. «Vogliamo sapere con certezza se negli operatori sanitari siano stati compresi anche i medici di medicina di base, i pediatri di libera scelta, le guardie mediche, le Usca, i tanti operatori del 118, così come i dentisti e i farmacisti, incluso il personale a partita Iva del comparto sanitario». L’esponente del Pd, poi, propone di vaccinare il personale scolastico nel più breve tempo possibile.
E, in generale, chiede di sapere «il piano procederà successivamente. I vaccini saranno somministrati solo dagli ospedali o arriverà un momento in cui sarà possibile che ad effettuarli siano anche medici di base e pediatri? E in questo caso quali saranno le garanzie per loro? Il presidente Toma ci renda edotti anche sulla dotazione di personale per effettuare i vaccini. A che punto sono le procedure di reclutamento? Per una programmazione dettagliata da cui la nostra regione non può esimersi, chiediamo anche di sapere quante somministrazioni giornaliere siano state previste sul territorio, così come vorremmo capire se anche il Molise, abbia intenzione di rivolgersi direttamente alle case farmaceutiche per programmare un più ampio piano di approvvigionamenti territoriali. Altre regioni lo hanno già fatto. Speriamo che, anche su questo, non si arrivi in ritardo».

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