Del loro destino, purtroppo più che segnato, si discute oggi pomeriggio in Consiglio regionale. Sono gli operatori socio sanitari reclutati dall’azienda sanitaria a partita Iva per l’emergenza Covid. Da marzo dello scorso anno hanno lavorato con minori tutele rispetto a chi poteva contare, altrove, per le stesse mansioni su contratti di lavoro dipendente pur se a tempo determinato. Da ieri, quelli che non hanno vinto il concorso per un anno che finalmente è stato bandito sono a casa. «Senza neanche un grazie», dice Maria.
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