Nicola Rocchia promosso: dal pronto soccorso del San Timoteo passa a dirigere, primario per concorso, quello del Cardarelli. Che non sarà l’agognato Dea di II livello ma è comunque l’ospedale regionale, in cui fra le altre cose c’è la stroke unit per l’ictus e la terapia intensiva neonatale. Il presidio di Campobasso, inoltre, mette un’altra casella a posto con la nomina a direttore di ostetricia e ginecologia di Franco Doganiero.
«Sono molto soddisfatto di questo ruolo – il commento di Doganiero – che premia in qualche modo il lavoro svolto in sei anni e mezzo da facente funzioni. E c’è anche il riconoscimento per il lavoro che abbiamo svolto da quando c’è la pandemia con la gestione di un reparto separato, per le donne in gravidanza positive. Non è stato semplice. Desidero ringraziare la direzione strategica per la fiducia. Ora che c’è più stabilità nel reparto è mia intenzione incentivare i collaboratori, c’è una squadra molto affiatata. Potrò dare soddisfazione anche a loro». Due dei ginecologi che lavorano con Doganiero, Paglia e Mercorio, hanno partecipato alla selezione. «E sono contento che si siano distinti», chiosa il primario.
Sono tre i concorsi da primario conclusi. Dal blocco del turnover in poi anestesia (diretto da Romeo Flocco), pronto soccorso e ostetricia sono i primi tre reparti del Cardarelli a riavere un primario per concorso e non più reggente. «Stiamo completando i concorsi dei primari ospedalieri come avevo annunciato al mio insediamento da commissario ad acta. La nomina dei primari effettivi renderà più allettante la sanità molisana per i giovani medici e darà stabilità ai servizi. Basta guardare cosa è accaduto per il concorso da anestesista: 11 idonei per sette posti», sottolinea il presidente della Regione Donato Toma.
«Stiamo risalendo la china e sono determinato a ridurre ancor di più il gap di sanità che il Molise ha rispetto all’Italia. I prossimi mesi porteranno ulteriori novità positive per la nostra sanità: confidiamo nello sblocco delle premialità, nella soluzione delle questioni relative alla mobilità regionale, nella messa a terra degli investimenti del Pnrr. Intanto, a valere sul Pon governance – per la misura “interventi per il rafforzamento delle strutture organizzative sanitarie nella lotta alla pandemia da Covid – rafforzamento del personale sanitario”, ci hanno assegnato 7.753.000 euro.
E non finisce qui – conclude – Nell’anno 2022 recluteremo 30 dirigenti medici, 20 infermieri, 15 operatori socio sanitari e 9 amministrativi».